La competizione era riservata alle migliori squadre militanti nel primo livello regionale. Il primo turno veniva disputato a livello regionale, poi si passava a livello interregionale. Le semifinali e le finali si disputavano in campo neutro.
L'edizione, come detto sopra, è stata vinta dallo ALMAS, che superò in finale la Parmense; le altre semifinaliste furono Legnago e Barberino.
Avvenimenti
La formula dell'edizione prevedeva, dopo i vari turni eliminatori, una final four da giocarsi nel luglio del 1969 allo stadio Flaminio di Roma. Qui giunsero le quattro semifinaliste: quelli che erano di fatto i padroni di casa, i romani dell'ALMAS, assieme ai toscani del Barberino, ai veneti del Legnago e agli emiliani della Parmense.[2]
A giocarsi la coppa arrivarono l'ALMAS che superò i legnaghesi, e la Parmense, peraltro artefice di un notevole exploit sportivo essendo sorta appena l'anno precedente, che ebbe la meglio dei barberinesi.[2]
La finale, arbitrata dall'internazionale Concetto Lo Bello, arrise ai laziali vincitori di misura sui parmigiani grazie alla rete, nei minuti iniziali del secondo tempo, di Rossi Mori.[2] Si trattò del maggior risultato sportivo raggiunto dall'ALMAS e, contemporaneamente, anche dalla Parmense nella sua breve storia, che di lì a pochi mesi abbandonerà il suo nome per farsi erede della tradizione calcistica del più noto Parma.
Partecipanti
Le 256 partecipanti vengono così ripartite fra i vari comitati regionali:[3]
^STORIA DI UN TROFEO PIÙ UNICO CHE RARO (PDF), su ilcalcioillustrato.it. URL consultato il 1º aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2021).