La contea di Poitiers[1] faceva inizialmente parte del regno visigoto, che dopo la battaglia di Vouillé del 507 fu conquistato dai Merovingi ed entrò a far parte del regno d'Aquitania, aggregato sia al regno di Neustria che a quello d'Austrasia. L'Aquitania era governata da un duca in nome dei re franchi, sia d'Austrasia che di Neustria, ma durante l'VIII secolo la regione intorno alla città di Poitiers cominciò ad essere considerata una contea autonoma, soggetta dapprima al ducato e poi al regno d'Aquitania. Infine divenuti indipendenti i conti di Poitiers divennero duchi d'Aquitania.
Con Guglielmo II, conosciuto come Guglielmo IV di Aquitania, la contea di Poitiers seguì la sorte del Ducato d'Aquitania, in quanto i duchi portavano anche il titolo di conte di Poitiers.
Il titolo di conte di Poitiers, autonomo dal titolo di duca d'Aquitania fu ripristinato, nel 1226, quando, come da disposizioni testamentarie, secondo la Layettes du Trésor des Chartes II, il re di Francia, Luigi VIII, alla sua morte lasciò il titolo di conte di Poitiers, con i territori nel Poitou e nell'Alvernia (comitatum Pictavie et totam Alverniam) al suo quarto figlio (quartus filius noster)[15], Alfonso:
1226-1271Alfonso Figlio del re di Francia, Luigi VIII. Secondo la Chronique de Guillaume de Nangis, la contea divenne indipendente dalla corona di Francia, quando il nuovo re di Francia, Luigi IX, nominò cavaliere Alfonso, donandogli, in perpetuo, il Poitou, l'Alvernia[16].
Alla morte di Alfonso, senza discendenza, la contea di Poitiers tornò alla corona di Francia, ma il titolo fu ripristinato altre volte e vi furono altri cinque conti di Poitiers:
G. L. Burr, "La rivoluzione carolingia e l'intervento franco in Italia", cap. XI, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della Storia del Mondo Medievale, pp. 336–357.
Gerhard Seeliger, "Conquiste e incoronazione a imperatore di Carlomagno", cap. XII, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della Storia del Mondo Medievale, pp. 358–396.
Gerhard Seeliger, "Legislazione e governo di Carlomagno", cap. XIV, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della Storia del Mondo Medievale, pp. 422–455.
F. J. Foakes-Jackson, "Il papato fino a Carlomagno", cap. XV, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della Storia del Mondo Medievale, pp. 456–476.
René Poupardin, Ludovico il Pio, in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1999, pp. 558–582.
René Poupardin, I regni carolingi (840-918), in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1999, pp. 583–635.
Louis Alphen, Francia: Gli ultimi Carolingi e l'ascesa di Ugo Capeto (888-987), in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1999, pp. 636–661
Charles Petit-Dutaillis, Luigi IX il Santo, in «Storia del mondo medievale», vol. V, 1999, pp. 829–864