Il confine tra l'Armenia e l'Iran ha una lunghezza di 44 km, e va dal triplice confine con l'exlave azera di Nakhchivan a ovest fino al triplice confine con l'Azerbaigian continentale a est.[1]
Geografia
Il confine inizia nella triplice frontieraArmenia-Azerbaigian-Iran e segue una parte del corso del fiume Aras lungo 35 km, separando così i due segmenti del confine tra Azerbaigian e Iran che seguono lo stesso fiume.
Raggiunge infine la seconda triplice frontiera Armenia-Azerbaigian-Iran posta a ovest della città armena di Agarak.[2]
Dopo la guerra russo-persiana (1826-1828) e del conseguente trattato di Turkmenchay la Persia fu costretta a cedere il Nakhchivan e il resto dell'Armenia; l'Aras fu esteso come confine fino al triplice confine ottomano, finalizzando così quello che sarebbe diventato il confine azero-iraniano.[3][4]
Durante la prima guerra mondiale i comunisti russi organizzarono una rivoluzione di successo nel 1917, mentre i popoli del Caucaso meridionale dichiararono la Repubblica Federativa Democratica Transcaucasica nel 1918. Disaccordi interni portarono la Georgia a lasciare la federazione nel maggio 1918, seguita poco dopo dall'Armenia e dall'Azerbaigian. Nel 1920 l'Armata Rossa russa invase l'Azerbaigian e l'Armenia, pose fine all'indipendenza di entrambi, seguiti poco dopo dalla Georgia. Tutti e tre gli Stati furono incorporati nella RSFS transcaucasica all'interno dell'URSS, prima di essere separati nel 1936. Una convenzione sul confine Iran-URSS nel 1954 apportò alcuni piccoli aggiustamenti lungo la frontiera nelle sezioni azere del confine a beneficio dell'Iran.[3] Seguì poi la demarcazione sul campo, con un accordo finale concordato nel 1957.[3]
Dopo il crollo dell'URSS nel 1991, l'Armenia ha ottenuto l'indipendenza ed ha ereditato la sua sezione del confine Iran-URSS.