La flora è composta per la maggioranza dall'abete bianco, faggio e castagno.
A 1200 metri sgorga la fonte dell'acqua Mangiatorella.
Nella zona di Bivongi sono presenti le cascate del Marmarico (le più alte della Calabria con 105mt).
In autunno è possibile una raccolta di funghi di alta qualità: porcini, ovoli buoni e chiodini.
A valle vi sono coltivazioni di uliveti e vigneti.
Infine sulla costa troviamo agrumeti.
Per quanto riguarda la fauna c'è la presenza di poiane, picchi, tordi, fagiani, pernici, cinghiali, volpi, faine, tassi e ghiri.
Nella fiumara dello Stilaro sono presenti allevamenti di storioni e trote.
Chiese antiche e castelli presenti nel territorio
In ogni paese della comunità montana sono presenti antichi luoghi di culto dal grande valore artistico e culturale. Fra i principali ricordiamo il monastero greco-ortodosso di San Giovanni Theristis di Bivongi, il castello Normanno di Caulonia, l'eremo di Santa Maria della Stella di Pazzano, e soprattutto la cattolica di Stilo, antichissima chiesa bizantina ad oggi ancora in perfetto stato conservativo con tutti i manufatti originali.
Economia
Artigianato
È molto forte sul territorio la presenza ell'artigianato tra cui la tessitura ed i ricami artistici, la lavorazione del legno e del ferro.
Nello specifico invece: le produzioni di vasi di Roccella Ionica, gli impagliatori di sedie e gli ombrellai di Stilo, i "grottaroti" di Pazzano, i conciapelle ed i bottai di Bivongi.
La tessitura si svolge fin dall'antichità.
Ancora oggi si lavorano al telaio tovaglie e "pezzare" che possono essere acquistate nelle fiere estive dell'artigianato, che si svolgono in tutta la comunità montana.
Anche la lavorazione del metallo è antichissima e si pratica da 2000 anni.
I giacimenti minerari sono stati largamente sfruttati dai borboni. Negli anni trenta e quaranta, nel periodo precedente la seconda guerra mondiale, a Bivongi venivano ancora estratti per uso bellico il rame e la molibdenite. Di questa attività rimangono notevoli testimonianze di cui si interessa l'Ecomuseo della Vallata dello Stilaro.
La lavorazione del legno invece si ritrova in molte chiese della comunità.
Gastronomia
Un prodotto tipico della zona è la pasta fatta in casa, filata a mano, con una farina di grano duro.
Si è soliti cucinare carne di capra, maiale, cinghiale, capretto, tordo e lepre.
Come pescato, si può gustare il pesce azzurro della varietà Surici.
Di insaccati, poi i tipici della cucina calabrese: soppressata, salsiccia, capicollo e pancetta.
Come dolci infine, la cuzzupa (dolce pasquale) o 'nguta, la 'nzulla e le 'zzippule (dolci natalizi).
Come bevande di produzione del luogo oltre all'acqua oligominerale Mangiatorella, vi è il vino; il più famoso è quello del comune di Bivongi col quale d'estate se ne fa pure una fiera con degustazione.
Galleria d'immagini
Panorama di Bivongi
Panorama di Pazzano
Panorama di Caulonia
Stilo visto dal Consolino
Centro antico di Canolo
Mammola, scorcio panoramico
Panorama di Grotteria
Note
^Bollettino ufficiale della Regione Calabria del 2/9/2014, pp. 20222 e segg. (pdfArchiviato il 14 luglio 2014 in Internet Archive.)
Comunità montana Stilaro Allaro - Limina
via Stazione 89045 MAMMOLA (RC)
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