Campbell subì agl inizi della carriera l'influenza di James Smith (circa 1645-1731), considerato una dei pionieri scozzesi nel settore dell'architettura.
Uno dei settori nel quale operò più attivamente fu quello delle residenze private, riuscendo a realizzare edifici molto apprezzati, quali la Wanstead House (1720).
Per quanto riguarda la sua attività letteraria, il suo libro più famoso è un trattato, Vitruvius Britannicus, or the British Architect..., pubblicato in tre volumi fra il 1715 e il 1725 (alcuni altri volumi furono raccolti successivamente da Woolfe e Gandon, e pubblicati fra il 1767 e il 1771). Il Vitruvius Britannicus fu il primo libro di architettura in inglese dopo First Groundes di John Shute. Testo di grande successo, fu più che altro un catalogo di progetti di Andrea Palladio, Inigo Jones, Christopher Wren e altri noti architetti dell'epoca.
Nell'introduzione all'opera Campbell si occupò sia degli eccessi formali del Barocco sia della esigenza di elaborare un gusto inglese indipendente dai movimenti stranieri.
Il terzo volume comprese una vasta descrizione di giardini e parchi, appartenente a residenze comuni ma soprattutto aristocratiche.
Stourhead, Wiltshire, 1721 - 1724, realizzata per il banchiere Henry Hoare. Le strutture laterali furono aggiunte dopo la seconda metà del secolo, così come il portico ed il famoso parco che ruota attorno al lago.
Pembroke House, Whitehall, Londra, 1723, per Henry Herbert, ricostruito nel 1757 e demolito nel 1913.