La produzione di Clemente Palma fu centrata nella narrativa. Ebbe grande importanza nello sviluppo del racconto in Perù e introdusse temi nuovi nella letteratura. Le sue storie trattano soprattutto temi fantastici, psicologici, di terrore e di scienza fiction. Si sentiva attratto da ciò ch'era morboso e molti suoi personaggi sono anormali e perversi.
Le sue opere principali furono: "Cuentos Malévolos" (1904), "Historietas Malignas" (1925) e le novelle "Mors ex vita" (1923) "Excursión literaria" (1895), "Filosofía y arte" (1897), "El porvenir de las razas" (1897), "El Perú" (1898), "La cuestión de Tacna y Arica y la conferencia de Washington" (1922), "Había una vez un hombre..." (1935).
Opere
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