Cingia de' Botti (Singia in dialetto cremonese[4]) è un comune italiano di 1 126 abitanti della provincia di Cremona, in Lombardia.
Lo stemma e il gonfalone del comune di Cingia de' Botti sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 25 ottobre 1999.[5]
«Stemma partito: il primo, di azzurro, alla fascia scaccata di argento e di rosso, di due tiri e di sei pezzi; il secondo, d'oro, alla torre campanaria di Pieve Gurata, di rosso, mattonata di nero, aperta con bifora del campo, fondata sulla pianura di verde, essa torre campanaria cimata da due merli ghibellini e dalla guglia centrale, cimata dalla crocetta di nero; il tutto sotto il capo di verde, caricato dell'aquila di nero, coronata dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune.»
Lo stemma riprende quello del ramo della famiglia Botti (o Botta) di Cingia, originaria di Cremona, che si blasonava d'azzurro, alla fascia scaccata di argento e di rosso, accompagnata da tre stelle d'oro a otto raggi; al capo d'oro, caricato di un'aquila coronata di nero.[6] Il campanile raffigurato è quello di Pieve Gurata, che la tradizione fa risalire all'anno 876, uno dei più antichi esempi di architettura gotica nel territorio della diocesi di Cremona, la cui sagoma è assurta a simbolo della località.[7] Il gonfalone è un drappo di rosso.
Abitanti censiti[8]
Tra il 1888 e il 1954 Cingia de' Botti era servita da una stazione della tranvia Cremona-Casalmaggiore, gestita in ultimo dalla società Tramvie Provinciali Cremonesi[9].
Carletti di Cingia de' Botti - famiglia italiana
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