La chiesa di Santa Maria Maggiore[1][2], detta anche chiesa di Santa Maria della Neve[3][2], è la parrocchiale di Sirmione, in provincia di Brescia e diocesi di Verona; fa parte del vicariato del Lago Bresciano.
Storia
Le prime attestazioni dell'esistenza della pieve di Sirmione, che era dedicata a san Martino[3], risalgono all'VIII secolo[3]; la chiesa è menzionata in un documento del 1145 di papa Eugenio III, la bolla pontificia Piae postulatio voluntatis, come plebem Sirmii cum capellis et decimis[3]. L'attuale parrocchiale venne costruita nel XV secolo[3][4], riutilizzando parte dei materiali provenienti dalla demolita pieve di San Martino in castello[3], e consacrata nel 1512[3]. Dalla relazione della visita pastorale del 1526 s'apprende che anche la chiesa quattrocentesca portava il titolo di pieve e che la cura d'anime era retta da un arciprete[3]. Nel XVII secolo la chiesa fu dotata di alcuni nuovi altari[3] e subì un intervento di ristrutturazione alla fine del Novecento[3].
Descrizione
La facciata della chiesa è a capanna[3]; davanti ad essa sorge il porticato, che presenta cinque arcate[3][4]. L'interno è ad un'unica navata[3]; l'aula termina con il presbiterio rialzato di due gradini, caratterizzato da volta ad ombrello ed introdotto da un arco trionfale a sesto acuto, a sua volta chiuso dall'abside poligonale[3]. La chiesa dispone di quattro altari laterali dedicati al Santissimo Sacramento, a Sant'Antonio, a Sant'Andrea Apostolo e alla Madonna del Rosario[3].
Note
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