Conosciuta anche come "chiesa di Sant'Alo" e talvolta anche "Sant'Anigro", fu costruita nel 1513 dall'Università dei ferrai o ferrari e dedicata al loro santo protettore: l'edificio sorge sull'area della più antica chiesa di San Giacomo d'Altopascio (ricordata già in una bolla di Bonifacio VIII del 1302) e di San Martino de Monte Tito (menzionata per la prima volta nel 1192), entrambe concesse nel 1453 all'università dei Ferrari (che fino al 1509 comprendeva oltre ai fabbri anche gli orefici, che poi costituirono una confraternita propria).[1]
L'interno della chiesa, a navata unica con tre altari per lato, è riccamente decorato, con legno e stucco dorato (1604). Tra le opere più notevoli, si possono citare:
una statua lignea di Sant'Antonio del XVII secolo;
la Salita al Calvario, resti di un affresco manierista ritrovato nel 1989;
Patrizio Barbieri e Arnaldo Morelli, Regesto degli organi della città di Roma (PDF), in L'organo - Rivista di cultura organaria e organistica, anno XIX (1981), Bologna, Patron, 1985, pp. 63-103, ISSN 0474-6376 (WC · ACNP). URL consultato il 17 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2014).
Ferrucco Lombardi, Roma, le chiese scomparse, Roma, Fratelli Palombi, 1996, pp. 300, 310, ISBN88-7621-069-5.
Claudio Rendina, Le Chiese di Roma, Roma, Newton & Compton Editori, 2004, p. 97, ISBN978-88-541-1833-1.
Alberto Manodori, Rione XII Ripa, in I rioni di Roma, vol. II, Roma, Newton Compton, 2006, pp. 766-830, ISBN978-88-541-0595-9.