Ricostruita nel XIX secolo[3][4] e ampliata da ultimo tra il 1914[5][6] e il 1927 (da qui la presenza di due facciate)[6], all'interno presenta affreschi dei Recchi (famiglia di pittori comaschi) realizzati alla fine del XVII secolo; nella volta sono raffigurati i patroni sant'Andrea e san Maurizio, mentre nei medaglioni sottostanti si ammirano sant'Ignazio di Loyola, san Michele Arcangelo, san Bartolomeo e la beata Maddalena Albrici[7].
Sulla facciata della chiesa sono incise le parole latine FAMVLVS DEI DIGNUS APOSTULUS PETRI GERMANUS ET IN PASSIONE, ovvero in Italiano: [Andrea:] servo di Dio, degno apostolo, fratello di Pietro anche nel martirio.
Interno
All'interno della chiesa, in una nicchia lungo il lato destro, c'è un altare dedicato a Maddalena Albrici (1390-1465), sotto il quale sono conservate le sue reliquie. Badessa dell'antico monastero di Sant'Andrea, fu beatificata l'11 dicembre 1907 da papa Pio X[8].
Sul lato sinistro, un'ancona marmorea ospita un affresco quattrocentesco di Santa Guglielmina,[4] realizzato da Andrea De Passeri, in passato meta di pellegrinaggio da parte delle signore in dolce attesa.[3] Un'altra raffigurazione di Santa Guglielma si ritrova nella pala d'altare dell'attigua cappella, affrescata con Storie di san Vincenzo Ferreri; nella stessa pala, oltre ai Santi Guglielma e Vincenzo viene raffigurato San Carlo Borromeo.
Più recenti sono invece gli affreschi eseguiti dai pittori Giovanni Paolo e Raffaello Recchi[4]; tra questi spicca l'Annunciazione che sormonta il Settecentesco altare maggiore in marmo, con al centro la pala dedicata a Sant'Andrea.
Organo a canne
In controfacciata trova posto un organo a canne costruito dai fratelli Prestinari di Magenta nel 1827 riutilizzando il materiale fonico di un precedente organo Serassi del 1774.
Modificato nel corso del XX secolo, lo strumento, che ha 2 tastiere di 58 tasti e una pedaliera piana di 27 note, è stato restaurato da Ilic Colzani nel 2005[9].