La chiesa di San Nicolao, o anche chiesa di San Nicola, è la parrocchiale di Cressogno, frazione del comune sparso di Valsolda, in provincia di Como ed arcidiocesi di Milano[1][2]; fa parte del decanato di Porlezza.
Storia
L'originaria chiesetta di Cressogno, sorta in epoca romanica, è menzionata per la prima volta nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani, scritto da Goffredo da Bussero[1].
Nel 1606 ebbero inizio i lavori di ammodernamento e rifacimento dell'edificio; nel 1619 la cappella maggiore risultava in costruzione, mentre nel 1644 fu richiesto di rimuovere vecchie decorazioni romaniche[1].
La chiesa venne interessata da un nuovo intervento di rimaneggiamento nel 1677, per poi essere eretta a parrocchiale il 16 marzo del 1683 in ottemperanza al decreto dell'arcivescovo Federico Visconti[1][3][4].
Nel 1745 l'arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, compiendo la sua visita pastorale, trovò che la chiesa di San Nicolao aveva alle proprie dipendenze l'oratorio di San Carlo Borromeo e la comparrocchiale della Beata Maria Vergine della Caravina[3][4].
La chiesa, nel 1860, subì un nuovo rifacimento, che ne mutò in parte l'aspetto[1]; dalla relazione della visita pastorale del 1895 dell'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari s'apprende che i fedeli ammontavano a 90 e che la parrocchiale aveva come filiali il santuario della Beata Vergine della Caravina e l'oratorio di San Carlo[3].
Nei 1972, con la riorganizzazione territoriale dell'arcidiocesi voluta dall'arcivescovo Giovanni Colombo, la parrocchia passò dal vicariato di San Mamete di Valsolda, contestualmente soppresso, al decanato di Porlezza[3]; alla fine del Nocecento la chiesa venne adeguata alle norme postconciliari[1].
Descrizione
Esterno
La facciata a capanna della chiesa, rivolta a ponente e anticipata da un corpo in cui s'apre il portale d'ingresso lunettato, presenta sopra una finestra di forma semicircolare ed è coronata dal timpano triangolare[1].
Annesso alla parrocchiale è il campanile a pianta quadrata, che sorge sul lato nord di quella; la cella presenta su ogni lato una monofora, affiancata da lesene, ed è coperta dal tetto a quattro falde[1].
Una balaustra rivolta verso il lago ospita un'antica incisione di una tavola da tris[5].
Interno
L'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, sulla quale si affaccia un'unica cappella laterale e le cui pareti sono scandite da lesene sorreggenti il cornicione, sopra il quale si imposta la volta a botte; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, voltato anch'esso a botte e chiuso dall'abside quadrata[1].
Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali una statua con soggetto San Nicolò[1] e gli affreschi raffiguranti San Nicola che ordina la distruzione di un tempio pagano e San Nicolò che salva due preti che stanno naufragando[6].
Note
Bibliografia
- Franco Bartolini, I segreti del Lago di Como e del suo territorio, Cermenate, New Press Edizioni, 2016 [2006].
Voci correlate
Collegamenti esterni