Panorama del villaggio di San Martino. Particolare della chiesa parrocchiale.
Una prima citazione della piccola chiesa con dedicazione a san Martino nell'omonima località sul territorio di Sarentino risale al 1433, quindi l'edificio, almeno nel XVI secolo, era già presente.[4]
La dedicazione della chiesa fu in seguito il motivo della scelta del nome italiano del villaggio, San Martino, mentre il nome tedesco rimase Reinswald.[5]
Descrizione
La chiesa di San Martino si trova nella parte occidentale dell'abitato della frazione e presenta un orientamento verso sud ovest. Come in molti luoghi di culto dell'arco alpino attorno alla chiesa si trova l'area occupata dal cimitero della comunità, quindi il tempio svolge in parte anche il ruolo di chiesa cimiteriale anche se accanto, sulla sua sinistra, si trova una piccola cappella con tale funzione specifica.
Il prospetto principale, rivolto verso la valle, è intonacato.[5][2]
La torre campanaria in stile gotico sorge appoggiata alla sinistra della chiesa. Culmina con una copertura a piramide acuta a base poligonale. La cella campanaria sottostante si apre con bifore munite di serramenti protettivi in legno e sotto la cella si trovano altre apertura a bifora di minori dimensioni e l'orologio.
L'interno, a navata unica, è ricco di decorazioni. La parte presbiteriale accoglie l'altare maggiore sopra il quale si trova un interessante trittico ligneo dorato con nicchie e statue. Fuori dall'arco santo, nella sala, ci sono i due altari laterali.[6]
Note
^Chiesa di San Martino, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana.
(DE) Josef Siegen, Re-konstruierte Vergangenheit: das Lötschental und das Durnholzertal: wirtschaftliche und sozio-kulturelle Entwicklung von zwei abgeschlossenen Alpentälern zwischen 1920 und 2000 aus der Sicht der Betroffenen, Münster, Lit, cop., 2004, ISBN978-3-825880415, OCLC718082077.
(DE) Franz Anton Sinnacher, Beyträge zur Geschichte der bischöflichen Kirche Säben und Brixen in Tyrol, Brixen, 1834, OCLC832033503.