La chiesa di San Dionisio alle Quattro Fontane, anche nota come San Dionisio Areopagita, era una chiesa di Roma che si trovava lungo la via delle Quattro Fontane, nel rione Monti. Era dedicata a san Dionigi l'Areopagita, un greco convertito al cristianesimo da san Paolo.
La facciata, che, a causa della mancanza di denaro non fu costruita fino alla fine del diciassettesimo secolo,[1][4] aveva due piani separati da un fregio con dei triglifi, delle croci trinitarie e dei gigli. Nelle nicchie del piano superiore si trovavano delle statue dei santi Felice di Valois e Giovanni de Matha, i fondatori dell'ordine della Santissima Trinità.[5] Tra di queste si trovava una finestra coronata da una statua di un angelo che liberava degli schiavi, che si riferiva all'attività principale dell'ordine all'epoca: riscattare i cristiani schiavizzati dai musulmani durante le Crociate.[5] Il frontone triangolare raffigurava una scena della Crocifissione. Il piccolo campanile aveva due campane.[1]
L'intero monastero fu chiuso durante l'occupazione francese di Roma alla fine del secolo diciottesimo e finì per essere ceduto, nel 1815, alle suore apostoline di San Basilio, che vi stabilirono un collegio interno. Alla fine del diciannovesimo secolo, la chiesa sopravvisse alle modifiche del quartiere che portarono, per esempio, alla demolizione della chiesa di San Caio a Termini e del suo monastero annesso. Tra il 1937 e il 1938, tuttavia, la chiesa e il monastero furono demoliti per permettere la costruzione dell'Istituto Bancario Italiano.[6][8]
(EN) Augustus John Cuthbert Hare, Walks in Rome, Vol. 1 (12), London, George Allen, 1887.
Ferruccio Lombardi, Roma: le chiese scomparse: la memoria storica della città, seconda edizione, Roma, Fratelli Palombi Editori, 1998, ISBN 88-7621-069-5.
Claudio Rendina, Guida insolita ai misteri, ai segreti, alle leggende e alle curiosità delle Chiese di Roma, Roma, Newton & Compton, 2000.