La parrocchiale di San Biagio e Santa Maria Immacolata di Codogno è stata realizzata, nella sue forme attuali, a partire dal 1511 su edificio preesistente[1]. Il progetto di edificazione fu completato con la realizzazione, nel 1584, dell'attuale facciata in cotto su progetto dell'architetto cremonese Giovanni Battista Regorino.
Nel 1612 fu terminata la torre campanaria[2], portata all'altezza attuale riutilizzando i mattoni dei demoliti torrioni del Castello[3]. Nei decenni successivi all'edificio furono apportate significative modifiche con la chiusura delle preesistenti finestre laterali (murate - ma ancora parzialmente visibili sul lato della piazza Cairoli - e sostituite dagli attuali finestroni a tutto tondo) per permettere la realizzazione degli altari nelle navate laterali[4] e soprattutto delle due cappelle del Rosario e di San Biagio che andarono a modificare l'originale impianto a croce latina.
Architettura ed arte
Facciata
La facciata in cotto, a due ordini, fortemente segnata dalle lesene binate e dalle interposte nicchie, richiama alcune architetture religiose cremonesi (città da cui proveniva l'architetto Regorini): in particolare la coeva chiesa di San Pietro al Po e quella di Santa Lucia. Il protiro in cotto, su alte colonne, è del 1585[5].
Nella nicchia centrale, sotto il timpano triangolare e sopra la serliana che illumina la navata centrale, c'è la statua di San Biagio, patrono della città.
Interno
L'interno è croce latina, a tre navate divise in sei campate, ciascuna con una cappella per lato. La navata centrale, cieca, è coperta con volta a botte e costoloni; le navate laterali, con finestre tonde e a lunetta alternate, presentano volte a crociera. Particolarmente interessante è l'articolazione degli spazi della navata centrale con l'uso di paraste ornate da capitelli corinzi, cornici e oculi in cotto[6].
Nell'interno sono conservate importanti opere del Seicento lombardo.
Davide Palazzina, Cenni storici del R. Borgo di Codogno in correlazione colla storia dell'Alta Italia, Codogno, Tipografia Cairo, 1861
Don Annunzio Grossi, Noterelle di arte e storia codognese, Codogno, 2004
Mario Marubbi, Monumenti e opere d'arte nel basso Lodigiano, fotografie di Giuseppe Giudici, Meleti, Guardamiglio, Maleo, edito dalla Cassa Rurale ed Artigiana del Basso Lodigiano, 1987, ISBN non esistente, SBNMIL0576026.
Pier Francesco Goldaniga, Memorie storiche del regio e insigne borgo di Codogno Lodigiano, 1761 riedito a Guardamiglio, 1985
Giuseppe Grasselli, Abecedario biografico dei pittori, scultori ed architetti cremonesi, Milano, 1828
Giovanni Cairo, Francesco Giarelli, Codogno e il suo territorio nella cronaca e nella storia, vol. I e II, Codogno, Tipografia Cairo, 1897
Lorenza Tonani, La cappella del Rosario in San Biagio a Codogno: l'opera di Benedetto Marini, in "Artes", 2000, pp. 27–39