Chiesa della Madonna della Salute e di San Nicolao

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Chiesa della Madonna della Salute e di San Nicolao
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneToscana
LocalitàBuggiano
IndirizzoPiazza Pretorio, 1
Coordinate43°53′18″N 10°43′51.5″E
Religionecattolica
TitolareMaria, madre di Gesù, San Nicola
Diocesi Pescia
Battesimo di Cristo, Bacchiacca
L'interno
Fonte battesimale

La Chiesa della Madonna della Salute e di San Nicolao è un edificio religioso del comune di Buggiano, nella frazione di Buggiano Castello, e appartiene alla diocesi di Pescia, provincia di Pistoia, regione Toscana.

Descrizione

Risalente al 1038, ha un paramento murario molto semplice: unica decorazione sono il coronamento a mensolette delle pareti laterali e l'archivolto bicromo della facciata. L'interno è a tre navate, con un'unica abside semicircolare.

Il fonte battesimale è l'opera più antica della chiesa, costruito con lastre marmoree intarsiate (XII secoloXIII secolo). Le lastre facevano probabilmente parte di un ambone e delle transenne che dividevano la parte dedicata ai monaci da quella per i fedeli. Allo stesso complesso apparteneva anche il leggio marmoreo.

In chiesa si trovano importanti dipinti come un'Annunciazione del 1442, attribuita a Bicci di Lorenzo, un Battesimo di Gesù deli Bachiacca e una Madonna del Rosario di Giovanni Brina, autore anche di una Sacra conversazione.

La chiesa custodisce anche due statue in terracotta policroma raffiguranti rispettivamente San Benedetto e la Madonna con il Bambino, del XVI secolo. La Madonna col Bambino è stata attribuita a Jacopo Sansovino, ipotizzando fosse la versione monumentale del modello presentato al concorso del Mercato nuovo e supponendo quindi una datazione al 1511-13.[1] Studi più recenti[2][3][4][5] ne hanno ricondotto la paternità al Maestro dei Bambini Irrequieti,[6] per lo slancio monumentale e per le forme piene e anatomicamente indagate. Coerentemente con tale attribuzione, suffragata da stringenti analogie con la Madonna col Bambino in S. Leonardo a Serra Pistoiese e quella in S. Pietro a Sorana, la datazione è stata posticipata al 1530-40. Il recente restauro (2017), nell'evidenziare la sodezza delle forme, ne conferma ulteriormente tale paternità.

L'acqusantiera è riferita al Tribolo, a cui spetta anche la cornice del Battesimo, policromata da Giovan Battista del Verrocchio. Di quest'ultimo artista, vicino al Tosini, è presente una delle sue opere più importanti, i Tre arcangeli, del 1564.

In chiesa sono anche due opere di Giovanni Brina: una Sacra Conversazione del 1567 e una Madonna del Rosario firmata e datata 1580.[7]

Vicino alla chiesa si trova l'edificio dell'antica abbazia benedettina.

Note

  1. ^ Margaret Lisner, Eine unbekannte terracotta Madonna des frühen Cinquecento. Ein Jugendwerk des Jacopo Sansovino?, in «Pantheon», XX, I, 1962, pp. 97-104.
  2. ^ M. Scudieri Maggi, L’ispirazione devozionale, La civiltà del cotto. Arte della Terracotta nell’area fiorentina dal XV al XX secolo, Firenze 1980, pp. 109-112, catt. 2.16, 2.17, 2.18.
  3. ^ M. Ferretti, Maestro dei bambini irrequieti, Per la storia della scultura. Materiali inediti e poco noti, Torino 1992, pp. 47-48.
  4. ^ C. Pizzorusso, Scultore toscano intorno al 1530, L’officina della maniera. Varietà e fierezza nell’arte fiorentina del Cinquecento fra le due repubbliche 1494-1530, Venezia 1996, pp. 342-343.
  5. ^ D. Lucidi, Zaccaria Zacchi volterrano: una nota sulla formazione e qualche aggiunta al catalogo dello scultore, in Nuovi Studi, 18, 2012, pp. 133-166.
  6. ^ Il nome convenzionale (Master of Unruly Children) gli venne dato da Wilhem Bode. Cfr. W. Bode, Versuche der Ausbildung des Genre in der Florentiner Plastik des Quattrocento, in Jahrbuch der Preußischen Kunstsammlungen, 11, 1890, pp. 95-107.
  7. ^ Alessandro Nesi, Giovanni Brina, un manierista fiorentino nel secondo Cinquecento, in "L'Anima e il mondo. Arte sacra dal XIV al XVIII secolo", catalogo di mostra a cura di Roberta Costantini, Cividale del Friuli 2010, pag. 130.

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