A Vervò la parrocchiale viene citata sin dalla prima metà del XIV secolo e nel secolo successivo ottenne la concessione della custodia eucaristica e del fonte battesimale.[1]
Tra il XV secolo e quello successivo la chiesa venne ampliata e venne solennemente consacrata. Ottenne la dignità curaziale e le fu assegnato stabilmente un sacerdote. La torre campanaria venne poi dotata di una prima campana, fusa per la chiesa nel 1547.[1]
L'altar maggiore venne dotato di una sua pala, la sala venne decorata e la facciata fu arricchita, nella lunetta, di un affresco raffigurante la Madonna. Dopo i lavori il delegato del vescovo Carlo Emanuele Madruzzo, Jesse Perchoffer, celebrò una seconda consacrazione, nel 1649.[1]
Alla fine del XVIII secolo venne ricostruita in muratura la torre campanaria completa di una nuova copertura. Nel secolo successivo vennero fuse due nuove campane da aggiungere a quella già presente e vennero integrati gli arredi della sala e del presbiterio. Seguì, nel 1886, una terza consacrazione.[1]
Ottenne dignità di parrocchia nel 1920 e subito dopo due nuove campane vennero fuse, poiché durante il primo conflitto mondiale gli austriaci le avevano requisite.[1]
Ancor prima del secondo dopoguerra proseguirono i lavori sia di restauro conservativo sia di completamento degli arredi e delle strutture.[1]
Con l'ultimo ciclo di interventi iniziato negli anni sessanta e finito solo nel 2017 venne installato un impianto di riscaldamento, si realizzò l'adeguamento liturgico, si misero in opera sistemi contro la penetrazione dell'umidità, venne rifatta la copertura, vennero messi a norma gli impianti e si restaurarono le superfici esterne in tutte le loro componenti.[1]