La chiesa, la torre campanaria e la canonica vennero edificate nel XVIII secolo.[2]
L'edificazione del primo luogo di culto con dedicazione alla Conversione di San Paolo Apostolo risale al 1396 ma quella prima chiesa venne distrutta dalla Repubblica di Venezia nel 1510. L'edificio venne ricostruito da Galeotto II Pico ma nuovamente danneggiato in modo grave dall'esondazione del vicino Secchia alla fine del secolo. Seguirono altre ricostruzioni e danneggiamenti sino al terremoto dell'Emilia del 2012, che fece crollare le coperture è rese non più agibile la chiesa.[3]
Il beneficio parrocchiale è stato riconosciuto dallo Stato italiano nel 1986.
All'interno, nel presbiterio, sono conservate due grandi tele attribuite ad Aureliano Milani: Deposizione e cattura di Cristo. Nella canonica si trova lo Sposalizio di Santa Caterina, attribuito a Giacomo e Giulio Francia.[6]
Mauro Calzolari e Carluccio Frison, Materiali per una storia di Concordia sulla Secchia: dall'età romana al Medioevo, San Felice sul Panaro (MO), Gruppo studi Bassa modenese, 1993, OCLC1090150067.
Touring Club Italiano, Guida d'Italia:Emilia Romagna, Milano, Touring Club Italiano, 1991, ISBN88-365-0010-2.