La chiesa è stata costruita nel 1889, su progetto dell'architetto Ludwig Pulsator (1856-1899)[2][3], come parte di un complesso di edifici utilizzato dall'istituto vescovile per sordomuti fondato dal principe vescovode Tschiderer[4]. Nel 1979 la chiesa venne restaurata e adeguata alle norme del Concilio Vaticano II[2][3].
L'istituto venne demolito nei primi anni Novanta[2] tranne la chiesa, che nel 1994 fu acquistata per un prezzo simbolico dalla vicina casa di riposo ad uso degli ospiti; delle pratiche per il restauro vennero avviate, ma mai compiute[2][3][4]. Dopo il trasferimento degli anziani in altre strutture la chiesa è stata aperta per alcuni anni nei mesi invernali, per l'esposizione di un grande presepe; cessata anche questa attività, venne sostanzialmente abbandonata e cadde in uno stato di grave degrado[3][4].
Nel 2014 venne approvato un nuovo progetto di restauro (nell'ambito di una più ampia riqualificazione dell'intero quartiere)[4][5]; i lavori, in corso a dicembre 2020[6], si sono conclusi ufficialmente a settembre 2024, quando la chiesa, ora di proprietà dell'Apsp Civica di Trento, è stata restituita alla comunità, adibita a spazio culturale per mostre e concerti[7][8].