Esercitarono un ruolo importante nella crescita della città e della sua cultura. Fedeli all'Impero, tennero la signoria di Fabriano dal 1378[2] sino al 26 maggio 1435, giorno dell'Ascensione, quando, durante una cerimonia nella cattedrale di San Venanzio di Fabriano, avvenne l'eccidio dei membri maschi della stirpe.[3] Molti vennero uccisi e pochi si salvarono con la fuga.
Guido Napolitano nel 1349 gettò le basi dell'attività manifatturiera della carta, per cui Fabriano sarà rinomata: il papa Bonifacio IX lo nominò vicario apostolico. Il raggiungimento di una solida floridezza economica aumentò il prestigio dei Chiavelli e la signoria attrasse artisti e facoltosi mercanti. Il pittore Gentile da Fabriano eseguì le sue opere durante la loro amministrazione.[4]
Nella platea magna di Fabriano venne eretto un palazzo gentilizio (oggi ex sede del Comune) e Alberghetto fece restaurare la medievale fontana di Sturinalto, realizzata da Jacopo di Grondalo. La cappella signorile della chiesa di Santa Lucia Nuova ospitava le tombe della casata.
Nel 1415 Tommaso rese esecutivo il nuovo statuto della signoria, più moderno rispetto a quello del periodo comunale e rivelatore del potere dei Chiavelli.
I signori di Fabriano, fautori di politiche populiste con le quali si ingraziarono gradualmente il popolino, erano apprezzati dal costoro e dai piccoli artigiani, ma non dai ricchi commercianti che si sentivano condizionati nel perseguire i propri benefici economici anche attraverso un ruolo politico e che vennero scalzati.[5]
Il malcontento culminò nel 1435 quando l'intera famiglia fu trucidata mentre assisteva a una funzione religiosa nel coro del duomo della città. Morirono Tommaso (l'unico a essere armato), il suo erede Battista e otto nipoti maschi. Le donne furono risparmiate, ma dovettero lasciare il territorio che sarà incamerato nello Stato Pontificio.[6]
Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili o notabili italiane estinte e fiorenti, Bologna, 1886, Vol.1, ISBN non esistente.
Giovanni B. Ciappelloni, Chiavelli e de Clavellis, le origini della famiglia, Fabriano, 2015
Giovanni B. Ciappelloni, de Clavellis de Fabriano dal XII al XV secolo, Fabriano, 2019
Giovanni B. Ciappelloni, Rodolfo Chiavello ed altri Messeri, Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano, Fabriano, 2017
Romualdo Sassi, I Chiavelli, Arti grafiche "Gentile", Fabriano, 1934