Prima della Rivoluzione francese era capitano del reggimento di Condé, quindi emigra e al ritorno in Francia si arruola nella guardia costituzionale del re. Sebbene sia stato congedato, il 5 giugno 1792, continua il suo servizio ma non partecipa alla presa del Palazzo delle Tuileries. Si rifugia quindi nell'Angiò da suo cugino e cognato Charles Melchior Artus de Bonchamps e diventa uno dei capi dell'insurrezione vandeana. Partecipa alla Battaglia di Nantes nel giugno il 1793, vince la battaglia di Chantonnay il 5 settembre, e respinge Louis Marie Turreau a Ponts-de-Cé il 12 settembre. Dopo le sconfitte di Battaglia di Cholet occupa Varades e permette ai vandeani di attraversare la Loira e prendere Ancenis.
Dopo la morte del marchese di Bonchamps, prende i suoi uomini e partecipa all'Assedio di Granville il 14 ottobre, verrà poi catturato nella Battaglia di Le Mans ma riuscirà a fuggire.
Parteciperà anche alla seconda guerra di Vandea unendosi all'esercito del nuovo generalissimo Stofflet, ma dopo che verrà fucilato, resosi conto della troppa debolezza del suo esercito, congeda i suoi uomini e negozia la resa con Lazare Hoche. Farà anche un'apparizione nella terza guerra di Vandea ma il suo piccolo esercito verrà sconfitto a Cholet e si ritirerà nuovamente.