Costretto a riparare in Belgio e poi, nel 1865, nel Regno Unito, aderì alla massoneria. Nel 1866 divenne segretario corrispondente per il Belgio al Consiglio generale dell'Internazionale e partecipò ai congressi di Losanna, nel 1867, e di Bruxelles nel 1868, dove presentò una risoluzione contro la guerra.
Tornato a Parigi nel 1870, durante l'assedio di Parigi fu membro del Comitato centrale dei venti arrondissement municipali e capo del 248º battaglione della guardia nazionale. Durante la Comune fu redattore del Journal officiel e il 16 aprile fu eletto al Consiglio della Comune, facendo parte della commissione Lavoro e Scambio e votando contro la creazione del Comitato di salute pubblica voluto dalla maggioranza del Consiglio.
Alla caduta della Comune si rifugiò a Londra, mentre la corte marziale del regime di Thiers lo condannava in contumacia alla deportazione. Come membro del Consiglio generale, nel 1872 votò per l'esclusione di Bakunin e dei suoi seguaci dall'Internazionale. Quell'anno sposò Jenny (1844-1883), la figlia maggiore di Marx e ebbero quattro figli: Jean, Edgar, Marcel e Jenny.