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Origini del nome
Le attestazioni medievali del toponimo sono varie e frammentarie; la più diffusa è Casurcius (1148), poi Casurtius (1223), poi Cassurcellus (1300) e anche Castrum Arsum (1253)[4]. Dante Olivieri ha proposto un composto apocopato di casa e di un nome personale latino, Ursius o Surtius[5].
Storia
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Simboli
Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 21 marzo 1897.[6][7]
«Stemma di rosso, alla sbarra d'argento, caricata del motto: Pro aris et focis, la sbarra accompagnata in capo da una casa, in punta da tre spighe d'orzo, impugnate, il tutto d'oro. Lo scudo è sormontato da una corona formata da un cerchio di muro d'oro, sormontato da otto merli, uniti da muriccioli, il tutto d'argento.»
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Economia
Agricoltura
L'economia del paese si basa quasi interamente sulla produzione e la vendita di vino Malvasia.
Turismo
Casorzo è un paese particolarmente famoso per il turismo. Ogni anno più di 1500 visitatori arrivano nel piccolo comune per degustare il vino locale e visitare la chiesa di San Giorgio in stile altomedievale e la chiesa di San Vincenzo, settecentesca.
A Casorzo è presente una rarità botanica, il bialbero, un ciliegio cresciuto su un gelso, sulla strada che porta a Grana Monferrato.
Infrastrutture e trasporti
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Amministrazione
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Banca Dati MonferratoArte Contiene un vasto repertorio storico-bibliografico degli artisti attivi nelle Chiese extraurbane della diocesi di Casale Monferrato.