Le caratteristiche di albedo di Mercurio riprendono, con poche eccezioni, i nomi di alcune delle caratteristiche rappresentate nella mappa di Mercurio realizzata nei primi anni del XX secolo da Eugène Michel Antoniadi, che si era a sua volta ispirato a nomi della cultura classica greco-romana. Come fece Antoniadi, quelle di minor luminosità sono qualificate con il termine solitudo. A nessuna caratteristica è assegnata una dimensione precisa.
Anche laddove vi è piena corrispondenza tra il nome oggi in uso e quello storicamente ideato da Antoniadi, non vi è nessuna corrispondenza sulla localizzazione in quanto l'astronomo greco, ritenendo erroneamente che il pianeta fosse in rotazione sincrona, lavorò nella realizzazione della propria mappa sotto l'infondata convinzione che fosse sempre illuminato, e quindi visibile, lo stesso emisfero di Mercurio.
Alcuni dei nomi pensati da Antoniadi non sono stati ripresi dall'IAU:
Solitudo Criophori - L'Ermes crioforo (portatore di un ariete), tipico soggetto della scultura classica. Venne usata come eponimo per l'odierna Maglia Eminescu.
Nome non usato da Antoniadi - Tricrena, il luogo dove il mito vuole che le Pleiadi abbiano lavato il neonato Mercurio. Venne usata come eponimo per l'odierna Maglia Kuiper.
0° N
324° E
Vista d'insieme
- Nomenclatura in vigore
Note
^In antichità il mercurio era considerato una forma dell'argento, da cui il termine argento vivo.