Il canal Orfano è quindi parte del percorso che permette di raggiungere Venezia dalla bocca di porto di Malamocco la quale, fino all'Ottocento, era l'unico degli accessi lagunari a garantire un pescaggio sufficiente al transito delle grandi imbarcazioni[1].
Le pratiche di giustizia segreta dei Tre inquisitori di stato, secondo tradizione, sembra prevedessero l'annegamento notturno nelle acque della laguna, nei pressi del canale detto per questo dell'Orfano.[2]
L'idronimo è attestato per la prima volta in un documento del 1109 in cui l'isola di San Servolo è descritta come in capite Aquarioli iuxta canalem Orphanum. Orphanus, come in varie lingue e dialetti, ha probabilmente il significato di "povero" (d'acqua); delle paraetimologie lo mettono in relazione con i combattenti morti nel canale durante i conflitti insorti fra i centri lagunari, ovvero nella guerra tra i Veneziani e i Franchi di Pipino d'Italia[3].
Note
^ Giovanni Caniato, Eugenio Turri, Michele Zanetti, La laguna di Venezia, Cierre, 1995, p. 431.
^ Chiara Traverso, La Scuola di San Fantin o dei "Picai": Carità e Giustizia a Venezia, p. 46.