Cacciatori di dote è un film italiano del 1961, diretto da Mario Amendola.
Trama
Due spiantati, un attore d'avanspettacolo ed un nobile, decidono di sposare una bella e ricca vedova: il nobile, finanziato dal maggiordomo, convince la vedova a trasferirsi da lui ma le circostanze portano in casa sua anche il notaio e l'attore: le schermaglie tra i due spiantati vengono interrotte dalla rivelazione che il notaio ha ucciso il marito della donna per sposarla, per interesse[1].
L'assassino minaccia quindi la vedova, per timore che ella sposi uno dei due pretendenti, costringendo la donna ad avvelenarlo: a questo punto però l'attore e il nobile si trovano costretti a non far trovare il corpo alla polizia, per trovarsi alla fine gabbati dall'annuncio del matrimonio tra la ricca vedova e il maggiordomo, dimostratosi sempre pronto a risolvere i problemi[1].
Note
Collegamenti esterni