La CD56 o NCAM (Neural Cell Adhesion Molecule) è una glicoproteina transmembrana espressa sulla superficie dei neuroni, glia e muscoli scheletrici. Questa proteina ha un ruolo nel meccanismo di adesione tra le cellule, nella crescita degli assoni, nella plasticità sinaptica e nei meccanismi di apprendimento e di memorizzazione[1].
Questa proteina è utilizzata in anatomia patologica per riconoscere alcuni tumori, ma è contenuta normalmente nelle cellule NK, cellule T, nei tessuti cerebrali e neuroendocrini[2].
Sottopopolazioni di cellule NK
La glicoproteina CD56 svolge un ruolo importante nella classificazione delle cellule NK. I linfociti NK, infatti, si suddividono in base ai livelli di espressione della proteina: la sottopopolazione maggiormente rappresentata nel sangue periferico (circa il 90%) mostra bassi livelli di espressione di CD56 e viene definita "CD56dull"; mentre, il restante 10% delle cellule NK del sangue periferico presenta alti livelli di espressione di CD56 e viene a chiamarsi "CD56bright". Le due sottopopolazioni non differenziano solo per il livello di espressione della proteina, ma anche per la presenza di altre molecole, e questo fenomeno comporta alla comparsa di diversità nelle funzioni effettrici, sia in termini di attività citotossica sia di attività immunoregolatoria[2].
In particolare, le differenze tra le due sottopopolazioni possono essere riassunte così:
- Le cellule NK CD56dull esprimono il recettore CD16, i recettori KIR e/o NKG2A, specifici recettori per chemochine come CXCR1, CX3CR1 e ChemR23 che sono in grado di reclutare queste cellule NK nei tessuti periferici infiammati; sono altamente citotossiche sia verso le cellule tumorali o infettate da virus sia cellule allogeniche[3].
- Le cellule NK CD56bright non esprimono il recettore CD16 e i recettori KIR; esprimono il recettore NKG2A, specifici recettori per chemochine come CCR7, CD62L e CXCR3 i quali reclutano le CD56bright negli organi linfoidi secondari (linfonodi e milza); sono poco citotossiche nonostante siano in grado di produrre alte quantità di fattori solubili in risposta a citochine proinfiammatorie.[4]
Note
- ^ Heleen H. Van Acker, Anna Capsomidis e Evelien L. Smits, CD56 in the Immune System: More Than a Marker for Cytotoxicity?, in Frontiers in Immunology, vol. 8, 24 luglio 2017, DOI:10.3389/fimmu.2017.00892. URL consultato il 26 giugno 2024.
- ^ a b Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Sottopopolazioni linfocitarie - Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, su ospedalebambingesu.it. URL consultato il 26 giugno 2024.
- ^ (EN) Analysis of the CCR7 surface expression on CD56 dull NK cells upon interaction with either immature or mature DCs, su researchgate.net.
- ^ Istologia di Monesi, 7ª edizione, p. 632-633.