Braccio (unità di misura)

Il braccio era un'unità di misura di lunghezza utilizzata, In Italia e all'estero, prima dell'introduzione del metro. Variava da città a città. Le prime attestazioni in Italia risalgono all'undicesimo secolo.[1]

Tipi di braccia

Braccia italiane

Unità di misura per stoffe, tessuti, arazzi dalle Fiandre; aveva lunghezza diversa a seconda delle città italiane ed era in uso prima dell'adozione del sistema metrico decimale:

Tabella conversione metrica 1860, Toscana. 1 braccio = 58,4 cm
  • Braccio fiorentino: 58,32 cm
  • Braccio pistoiese: 61,28 cm
  • Braccio lucchese in uso in tutta la Repubblica di Lucca e poi nel Ducato di Lucca fino al 1847: 59 cm
  • Braccio bolognese: 64 cm
    • braccio da seta: 59,5 cm
    • braccio da tela: 51,9 cm
  • Braccio da tela (braz) forlivese: 74 cm
    • Braccio da panno forlivese: 62 cm
  • Braccio (da lana) veneziano: 68,3 cm
    • braccio da seta: 63,8 cm
  • Braccio torinese (= 1 raso): 59,94 cm
  • Braccio milanese: 59,49 cm
    • Era diviso in 12 once (di circa 5 cm), ciascuna formata da 12 punti, e aveva come multipli l'oncia (12 braccia), il piede di 12 once, il trabucco di 6 piedi, e il miglio lombardo di 3000 braccia (circa 1784,809 m)[2]
  • Braccio da lana milanese e bergamasco: 67,9 cm
  • Braccio napoletano: 66,13735 cm (editto del 6 aprile 1480, in seguito fu usata la canna: 264,6 cm);
  • Braccio capuano: 68,02721 cm (IX - XV secolo)[3]
  • Braccio (d'ara/altare) dello Stato Pontificio: 74 cm
    • braccio da mercante: 67 cm
    • braccio per le tele: 63,5 cm
  • Braccio parmigiano: 54 cm
  • Brassio da panno ferrarese: 67,4 cm
  • Brassio da seta ferrarese: 63,4 cm
  • Brassio longo veronese: 64,8 cm
  • Brassio corto veronese: 64,2 cm
  • Braccio bergamasco: 53,14 cm

Altre

Note

  1. ^ Lugli, Emanuele,, The making of measure and the promise of sameness, ISBN 978-0-226-61249-2, OCLC 1051680735. URL consultato il 12 novembre 2020.
  2. ^ Si veda la tabella VII in: Giuseppe Guidi, Ragguaglio delle monete, dei pesi, e delle misure attualmente in uso negli stati italiani e nelle principali piazze commerciali d'Europa, Firenze, Giovan-Gualberto Guidi e Ulisse Pratesi, 1855 (2ª ed.), p. 24.
  3. ^ Vincenzo De Rosa, Tavole di ragguaglio delle misure napoletane comuni e delle consuetudinarie capuane con il sistema metrico decimale, Di Bernardo editore, Cassino 1977 (Quaderni della Gazzetta di Gaeta n. 14)

Voci correlate

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