Boris Bakal (Zagabria, 18 settembre1959) è un saggista, regista, attore in radio, televisione e cinema e artista intermedialecroato.[1][2] In oltre trent'anni è stato autore di progetti teatrali e cinematografici, performance, installazioni e opere d'arte multimediali che sono stati presentati nei festival e nelle manifestazioni in oltre 20 paesi in tutto il mondo (tra cui: Bologna Capitale Europea della Cultura 2000, Dubrovnik Summer Festival[3], Akcent / Praga, Eurokaz / Zagabria, Bitef / Belgrado , Interferenze / Cluj, MESS / Sarajevo, Quadriennale di Praga, e altri).
Dal 1978 recita in più di venti film e serial televisivi jugoslavi, canadesi, inglesi e statunitensi.
Nel 1985 realizza il suo primo spettacolo teatrale Stolpnik (Stilita) che è stato presentato per tre anni consecutivi da vari festival Internazionali e Jugoslavi.
Nel 1986 fonda il gruppo teatrale Teatro dei Fenomeni Ovvii con il quale crea sette spettacoli (22 Scene di Morte; Rumore Bianco, "Come se"; Kaspar; Bossa Nova, ecc.) e varie mostre interattive e installazioni multimediali.
Nella stagione 1988-89 ha svolto l'attività di Direttore dell'Immagine presso il Centro Culturale OKC-ZKM di Zagabria.
Nel suo lavoro si occupa degli stati alterati della percezione teatrale nell'interazione con situazioni reali seguendo un proprio metodo di “riciclaggio della realtà” attraverso il quale lo spettatore è messo in situazioni di ambiguità tra teatro e realtà. I suoi spettacoli sono stati presentati in spazi teatrali (gallerie e teatri) e non teatrali (stazioni ferroviarie, aeroporti, banche, appartamenti privati, uffici postali, cunicoli e tunnel sotterranee). In tutti questi spazi egli esplora un particolare stile recitativo che scaturisce dall'interazione tra la drammaturgia interiore dell'attore e il flusso orizzontale della struttura dello spettacolo. Questo metodo è basato sull'improvvisazione e la continua espansione del materiale teatrale nel lavoro sui “punti di vista”.
Nel 1991 Bakal è uno dei fondatori della Campagna Antiguerra Croata con la quale organizza vari seminari e laboratori in Croazia, Austria, Francia, Belgio e Paesi Bassi.
Nel 1993 promuove con altri artisti e intellettuali Flying University (Università Volante), un progetto politico e artistico con lo scopo di indagare problemi di identità e modelli della percezione della realtà. La maggior parte del progetto si svolge in Belgio, denunciando le manipolazioni dei processi collettivi di identificazione all'interno di varie strutture: insegnamento della storia, mercato internazionale, politica dei generi, movimenti nazionalisti e razzisti. Università Volante ha organizzato vari seminari e laboratori, residence, festival artistici e svolto azioni politiche e artistiche coinvolgendo studenti e intellettuali in Belgio, Francia, Slovenia, Bosnia ed Erzegovina, Croazia e Serbia durante la guerra.
Nel 1994 è direttore artistico del Festival di Louvain La Nueve in Belgio. Nel 1995 Bakal lavora con la Polizia Civile delle Nazioni Unite nella Slavonija Occidentale (Croazia) dove svolge un'indagine sui crimini di guerra e la pulizia etnica, scrivendo vari articoli sui risultati di questo lavoro e sulla situazione politica della regione e della Croazia in genere.
Nel 1995 ha cofondato a Bologna il gruppo artistico Orchestra Stolpnik con il quale ha prodotto e creato nove spettacoli ( B.E.N.E. - Lo Specchio della Differenza, 1996; B.E.N.E.- NEW ENTRY 1998; Mi Ami Ancora? e X X X DOCUMENTO N°2, 1998; INVOCAZIONE DI UN ELDORADO nel 1999; HOTEL EUROPA 2000; UN'ITALIA TUTTA PER ME 2001; SHADOW CASTERS 2001-2003; PROCESSO_CITTÀ 2004-2006) e ha creato il festival interdisciplinare di residenze artistiche STAGIONE DI CACCIA (1999, 2000, 2001). Nel 2001 ha fondato una piattaforma artistica di collaborazione internazionale a Zagabria (Bacaci Sjenki) con la quale ha creato diversi progetti interdisciplinari in Italia, Croazia, Francia, Stati Uniti, Austria e Paesi Bassi.
Boris Bakal - "Prepoznavanje mreže", poglavlje u knjizi: Katrin Klingan and Ines Kappert/Relations - Leap into the City: Chişinău, Sofia, Pristina, Warsaw, Zagreb, Ljubljana - 7 scenes from Europe - DuMont Literatur und Kunst Verlag, Cologne, 2006.[5]
Mariangela Lavagna - "Artistic explorations in Cultural Memory", Leiden University Scheltema, Leiden, 2006.[6]
Katarina Pejović - "Portret multimedijalnog umjetnika", Up&Underground, 2006.[7]
Una Bauer - "Majeutika i sinhronicitet", Frakcija 33-34, 2004.[8]
Boris Bakal - "Tko to tamo laje?" Album, Sarajevo, 2006. /Parti pris 2003[9][10]
^(HR) Boris Bakal, KO TO TAMO LAJE?, su catcher.blogger.ba, 15 luglio 2006. URL consultato il 1º gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2014).