Il borgo è un centro abitato di media grandezza e di una certa importanza, caratterizzato da un'economia prevalentemente commerciale e con una periferia a carattere agricolo;[1] il termine può anche indicare un'espansione di una città al di fuori della cerchia delle mura[2] (ma in quest'ultimo caso si parla più propriamente di sobborgo).
Le forme borough eburgh, rispettivamente inglese e scozzese, derivate dal germanico Burg(h), erano usate come suffisso nella toponomastica col significato di "città ad amministrazione autonoma", mentre la forma tedesca Burg col significato di "cittadella"
Descrizione
Nei secoli passati questa denominazione era spesso riservata ai paesi di una certa importanza che possedevano un mercato ed una fortificazione.[5] Per la presenza di queste strutture il borgo si differenziava dal villaggio, dal paese e dalla borgata.
Probabilmente in età longobarda il borgo, che sorge sempre al piano, alla confluenza di una o più valli, svolgeva una funzione amministrativa e giurisdizionale per tutta l'area afferente. Sovente è una trasformazione del concetto di "Comitato".
Note
^ Giacomo Devoto, Gian Carlo Oli, Dizionario della lingua italiana, Firenze, Le Monnier, 1971, p. 306.
^bórgo, su treccani.it. URL consultato l'11 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2019).
^ Carlo Battisti, Giovanni Alessio, Dizionario etimologico italiano, Firenze, Barbera, 1950-57, II, p. 1204.
^ Ernst Gamillscheg, Romania germanica – Sprach- und Siedlungsgeschichte der Germanen auf dem Boden des alten Römerreichs, vol. 1, Berlino, Walter de Gruyter, 1934, p. 35.
^ Giorgio D'Ilario, Egidio Gianazza, Augusto Marinoni, Marco Turri, Profilo storico della città di Legnano, Edizioni Landoni, 1984, p. 41.