I bombardamenti di Popoli furono una serie di attacchi aerei avvenuti durante la seconda guerra mondiale per mano dagli Alleati al fine di danneggiare le forze dell'Asse presenti in città. I bombardamenti si susseguirono dall'ottobre 1943 al maggio 1944 e causarono la distruzione di più della metà del centro abitato e la morte 91 civili tra la popolazione.
Le forze aeree alleate che hanno preso parte ai bombardamenti di Popoli appartenevano alla RAAF (Australia), RAF (Regno Unito), SAAF (Unione Sudafricana), e all'USAAF (Stati Uniti d'America)[9][10]. Il primo bombardamento sulla città avvenne il 24 ottobre 1943 ad opera della RAAF[11], mentre l'ultimo avvenne il 23 maggio 1944 ad opera della SAAF[12]. In totale si sono svolte 16 incursioni aeree[nota 1][9], tra cui la più importante è stata quella del 22 marzo 1944 che da sola ha causato la morte di 40 civili[13]. Durante questo periodo, per sfuggire ai bombardamenti, i popolesi si rifugiarono nelle grotte vicine alla città[8].
Danni, vittime e conseguenze
In totale morirono nei bombardamenti 91 civili[14], il 54% del centro abitato venne distrutto e sui 6431 vani degli edifici privati precedentemente esistenti ne andarono persi 3500. Tra gli edifici distrutti o gravemente danneggiati ci furono vari edifici storici come chiese e palazzi (quelli degli Zugaro, dei Ciancarelli, dei Pezzi e dei Lepidi-Chioti), ma anche edifici pubblici come l'ospedale civile (risalente al XVI secolo), il municipio, la scuola elementare e la stazione ferroviaria[15].
«Centro nevralgico, occupato dalle truppe tedesche all’indomani dell’armistizio, fu sottoposto a ripetuti e violenti bombardamenti che causarono la morte di novantuno civili e la distruzione della quasi totalità del patrimonio edilizio e viario. La popolazione tutta seppe reagire, con dignità e coraggio, agli orrori della guerra e affrontare, col ritorno alla pace, la difficile opera di ricostruzione morale e materiale. 1943-1944 - Popoli (PE)»
Note
Annotazioni
^I bombardamenti su Popoli sono avvenuti nelle seguenti date: 24/10/43, 11/11/43, 29/11/43, 02/1/44 (2 volte), 10/1/44, 11/1/44, 20/1/44, 24/1/44, 25/1/44, 26/1/44, 28/1/44, 22/3/44, 01/5/44, 22/5/44 e 23/5/44.
«La reazione tedesca non si fece attendere. «Il comando supremo delle forze armate del Reich diede via al Piano Achse, già pronto da tempo», spiega Elena Aga Rossi: «la notte stessa dell'8 settembre le forze tedesche presero possesso di aeroporti, stazioni ferroviarie e caserme, cogliendo di sorpresa le forze italiane».»
«Linea Gustav. - Controllava le due vie di facilitazione per l'avanzata alleata su Roma: la valle del Liri e la linea litoranea. Cassino ne era l'elemento fondamentale. Fu costruita dai Tedeschi. Occupata nel gennaio 1944, fu da essi abbandonata, dopo valida e lunga resistenza, nel maggio 1944»
«Repubblica Sociale Italiana (RSI) Denominazione assunta dal regime fascista repubblicano instaurato il 23 settembre 1943 da B. Mussolini, nella parte di territorio italiano occupato dai Tedeschi»
«24/10/43 12àth di AF XII BC B-24: Salciccia. 376th: Orvieto, Terni. NATBF e DAF: Formia, Sora, Chieti, Minturno, Sessa Aurunca. RAAF: Popoli, Aquila, Ascoli Piceno.»
«Centro nevralgico, occupato dalle truppe tedesche all’indomani dell’armistizio, fu sottoposto a ripetuti e violenti bombardamenti che causarono la morte di novantuno civili e la distruzione della quasi totalità del patrimonio edilizio e viario. La popolazione tutta seppe reagire, con dignità e coraggio, agli orrori della guerra e affrontare, col ritorno alla pace, la difficile opera di ricostruzione morale e materiale. 1943-1944 - Popoli (PE)»
«Centro nevralgico, occupato dalle truppe tedesche all’indomani dell’armistizio, fu sottoposto a ripetuti e violenti bombardamenti che causarono la morte di novantuno civili e la distruzione della quasi totalita' del patrimonio edilizio e viario. La popolazione tutta seppe reagire, con dignita' e coraggio, agli orrori della guerra e affrontare, col ritorno alla pace, la difficile opera di ricostruzione morale e
materiale.»
Bibliografia
Ugo Di Donato, Popoli e i popolesi, vol. 1, 1ª ed., Fracasso, 1976.
Ugo Di Donato, Popoli e i popolesi, vol. 3, Fracasso, 1987.