2.404 manoscritti, 345 pergamene, 1.139 incunabuli, oltre 2.500 edizioni del XVI secolo, circa 7.000 edizioni del XVII secolo, 715 rari siciliani, 4.477 stampe, 3.026 foto dell’Archivio Alinari-Anderson-Brogi, circa un 1.000.000 di opere a stampa moderne, circa 6.000 titoli di periodici
La Biblioteca centrale della Regione Siciliana "Alberto Bombace" è una storica biblioteca di Palermo, fondata nel 1782 per ordine di Ferdinando III. Biblioteca nazionale fino al 1977, quando fu trasferita alla Regione Siciliana.
Con l'unità d'Italia ricevette tutti i volumi delle soppresse corporazioni religiose siciliane. Dal 1878 riceve tutte le pubblicazioni stampate in provincia di Palermo. Vi sono custoditi manoscritti, opere a stampa del XV e XVI secolo[3]. La raccolta di periodici dell'emeroteca è una delle più importanti del meridione. È polo S.B.N. (servizio bibliotecario nazionale) per la Sicilia[4].
Opere
1686, Antiporta, acquaforte, illustrazione in "Palermo Magnifico nel Trionfo dell'anno M.D.C.LXXXVI Tomaso Rummolo", Palermo, 1686. Originale di Antonio Grano.
1711, Le simpatie dell'allegrezza, acquaforte eseguita con la collaborazione di Francesco Cichè, illustrazione in Pietro Vitale, "La Pace fra la Castiglia e il Genio di Palermo", Stamperia del Palazzo Senatorio di Agostino Epiro, e Forte, MDCCXI, Palermo. Originale di Antonio Grano.
Note
^Decreto prodittatoriale 4 novembre 1860 in materia di "organico della Biblioteca esistente nel Collegio Massimo degli espulsi Gesuiti, alla quale si assegnano i fondi necessari al suo mantenimento", n. 333 in Raccolta degli atti del governo dittatoriale e prodittatoriale in Sicilia : 1860 (PDF), Ed. officiale, Palermo, Stabilimento tipografico di Francesco Lao, 1861, pp. 634-636. URL consultato il 5 febbraio 2020. Ospitato su Ministero della Giustizia.
^ Claudia Oliva (a cura di), Tesori di carta : biblioteche e archivi (PDF), Palermo, Regione siciliana, Assessorato dei beni culturali e dell'identità siciliana, [2015], p. 8, ISBN978-88-6164-270-6. URL consultato il 5 febbraio 2020. Ospitato su regione.sicilia.it.