Il complesso presenta nel suo insieme la forma di una semplice croce tipica, delle tendenze religiose dei primi secoli d.C., al suo interno però la parte centrale è costituita da un ottagono - sopra il quale si staglia la cupola, anch'essa di forma ottagonale - il quale, assieme alle absidi e alle cappelle interne del battistero, assume la caratteristica forma crociata che ben si nota all'esterno. L'edificio è oggi completamente intonacato; si può accedere al suo interno tramite due porte, con il portone principale ubicato a ovest.
Elemento di grande importanza è il fonte battesimale (battesimo ad immersione), databile tra i secoli VII e VIII.[1] L'insolita forma esagonale del fonte potrebbe essere ispirata a schemi orientali giunti in Lombardia tramite il patriarcato di Aquileia.[2] Alla vasca ad immersione fu successivamente aggiunto un pozzetto internamente dipinto,[2] atto al rito per aspersione[2].
L'esterno
Il battistero è un edificio alto 13 metri ed è costruito interamente con mattoni; la cupola, è una costruzione più tarda del resto dell'edificio, voltata attorno al X secolo con materiali meno pregiati.
La cupola è sormontata da un piccolo tiburio a più piani, che costituisce la parte finale dell'intera costruzione[1]. Sagomato come un piccolo campanile, risale all'epoca di costruzione dell'attigua chiesa.[2]
Tratto caratteristico dell'architettura longobarda di quel periodo è l'eccentuato verticalismo dell'ottagono centrale, che si distacca così dalle omologhe costruzioni paleocristiane, più compatte[3]. Sull'ottagono sono innestate una prima nicchia, di forma sostanzialmente semicilindrica, e una seconda nicchia, di forma quadrangolare leggermente allungata[2].
^abcdeTettamanzi, cap. "Santa Maria Maggiore LOMELLO - Pavia".
^Pierluigi De Vecchi-Elda Cerchiari, I Longobardi in Italia, p. 309.
Bibliografia
Pierluigi De Vecchi, Elda Cerchiari, I Longobardi in Italia, in L'arte nel tempo, Milano, Bompiani, 1991, Vol. 1, tomo II, pp. 305-317., ISBN88-450-4219-7.