Cresciuto in una famiglia di maestri ceramisti, il padre Giovanni Antonio lavorava presso la corte reale della famiglia Savoia, fu ordinato sacerdote il 25 febbraio del 1679 dopo gli studi ecclesiastici conseguiti nella città natia. Sarà proprio a Savona che Bartolomeo Guidobono, conosciuto con l'appellativo de "Il Prete di Savona" o "Prete Bartolomeo da Savona", iniziò la sua attività pittorica affrescando la cappella della Crocetta presso il santuario di Nostra Signora della Misericordia. Nella città natale realizza anche l'affresco della volta di una sala in palazzo Gavotti, raffigurante Il carro del Sole e altre divinità. Complice la conoscenza con l'illustre pittore Domenico Piola, padrino di suo fratello Domenico, lo porteranno a frequentare le storiche botteghe e scuole pittoriche di Genova dove, secondo alcune ipotesi, apprenderà stili e tecniche che svilupperà in seguito nella sua personale "opera di lavoro".
Concluse le affrescature al santuario savonese, compì diversi viaggi di studio a Parma (dove conoscerà il Parmigianino e il Correggio) e Venezia fino al suo trasferimento, nel 1680, nel capoluogo genovese per la nuova commissione artistica presso il salone del secondo piano nobile di palazzo Rosso. Trasferitosi a Torino dal 1685 qui dipingerà alcune opere nella chiesa abbaziale di Santa Maria di Casanova a Carmagnola e a palazzo Reale (Storia dei Savoia) presso gli appartamenti di Madama Felicita.
La fase pittorica finale della sua vita è legata nuovamente a Torino e ai reali Savoia dove, trasferitosi dal 1705 assieme al fratello Domenico, eseguì diverse opere a palazzo Reale, al convento di San Francesco da Paola (Visione di San Francesco da Paola) e la cupola della chiesa di Nostra Signora del Pilone.