La Barriera corallina del Belize è una barriera corallina situata nelle acque del Mar dei Caraibi, in Belize, a circa 300 metri dalla costa a nord, e a 40 km a sud. Ha una lunghezza complessiva di 300 km, e fa parte del Sistema di Barriere Coralline Mesoamericane. È la più grande barriera corallina dell'emisfero boreale ed è seconda solo alla grande barriera corallinaaustraliana.
È la maggiore attrazione turistica del Belize, attira almeno la metà dei 260 000 turisti, ed è necessaria per l'industria ittica[1]. Charles Darwin la descrisse come "la più importante barriera delle Indie Occidentali" nel 1842.
Specie
La barriera corallina del Belize è la patria di migliaia di specie di piante e animali. Alcuni esempi includono 65 specie di coralli,500 specie di pesci, oltre a squali balena, delfini, granchi, cavallucci marini, stelle marine, lamantini, coccodrilli americani, e molte specie di uccelli e tartarughe. Le aragoste sono catturate ed esportate dalla barriera corallina. Il 90% delle specie endemiche presenti non sono ancora state scoperte.[2].
Protezione ambientale
Una larga fetta della barriera è protetta del Belize Barrier Reef Reserve System, che comprende sette riserve marine, 450 cay e tre atolli. Copre un totale di 960 km², tra cui:
A causa dell'eccezionale bellezza, e per la conservazione delle specie endemiche, la barriera è stata inserita tra i patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nel 1996.
Nonostante queste misure protettive la barriera è a rischio a causa dell'inquinamento dell'oceano, del turismo incontrollato, della navigazione e della pesca. Uragani, riscaldamento globale e l'aumento della temperatura oceanica sono le principali cause di pericolo[3], portando allo sbiancamento dei coralli. Secondo gli scienziati il 40% della barriera è stata rovinata dal 1998[1].
Per questo motivo, dal 2009, l'UNESCO ha inserito la barriera tra i patrimoni dell'umanità in pericolo[4]. Nel 2018 però, a seguito di nuove azioni di tutela dell'ambiente della barriera corallina condotte dal governo, il sito è stato cancellato dalla lista dei patrimoni in pericolo[5].