Nato a Chengdu (成都), nella provincia del Sichuan (四川), Ba Jin proveniva da una famiglia di letterati confuciani. Nel 1920 si iscrisse alla Scuola di Specializzazione in Lingue Straniere di Chengdu dove studiò inglese. Tre anni dopo si trasferì a Shanghai e quindi a Nanchino. In questo periodo si avvicinò all'anarchismo[2] e all'esperanto, lingua con cui cominciò a scrivere pamphlet politici sulla Rivolta di Haymarket.
Nel 1927 viaggiò e studiò in Francia dove cominciò ad usare il suo pseudonimo per firmare la sua prima opera Miewang (灭亡, Distruzione) ambientata nei circoli anarchici rivoluzionari della Shanghai contemporanea. L'opera uscì a puntate in Cina con enorme successo. In Francia fu attivo nel movimento popolare volto a far pressione sugli Stati Uniti d'America per impedire la condanna a morte di Sacco e Vanzetti. Con Vanzetti Ba Jin scambiò anche un breve carteggio. Tornato nel 1928 a Shanghai si dedicò alla letteratura, sia scrivendo romanzi sia dedicandosi a riviste ed articoli, in particolare fu curatore della rivista esperantista La Verda Lumo.[3]
Le sue opere più famose sono Famiglia (家, 1933 primo libro della trilogia “激流三部曲”, che comprende anche 春 e 秋) e la Trilogia dell'Amore (爱情三部曲) composta da Nebbia (雾), Pioggia (雨) e Lampo (电).
Il suo più importante contributo ideologico fu l'attacco all'istituzione familiare cinese tradizionale, vista come il maggiore ostacolo alla libertà dell'individuo nella Cina del suo tempo.[4][5]
Nel corso della guerra di Corea si recò in Corea da dove scrisse reportage per la stampa cinese.
Venne perseguitato come controrivoluzionario durante la Grande rivoluzione culturale (文化大革命, Wenhua Da Geming).
Riabilitato nel 1977 fu in seguito eletto in varie posizioni ufficiali in seno alle associazioni letterarie ufficiali cinesi.[5]
Dal 1981 e il 1984 fu presidente dell'Associazione degli Scrittori Cinesi.
Nel 1982 l'Italia lo insignì del Premio Dante e l'anno successivo la Francia lo onorò del titolo di Commandeur de la Légion d'honneur.