Di estrazione estremamente umile, manifestò precoci doti artistiche da autodidatta[1] e la famiglia lo inviò ad un artigiano che gli insegnò l'intaglio in legno, passando successivamente alla scultura in marmo e in bronzo.[2]
Nonostante i successi, morì in condizioni di assoluta povertà.[2]
Criticato da André Michel per la sua resa eccessivamente fredda, per quanto precisa, in tempi più recenti il Benvenuti è stato rivalorizzato da Marchiori (1960) per il suo gusto bozzettistico specialmente nelle scene di vita popolare.[2]
Esposizioni
Oltre all'esposizione nell'allora nuova sede della Galleria d'arte moderna di Venezia a Ca' Pesaro, in cui ancora oggi si trovano suoi ritratti acquistati dalla Galleria stessa:[2]
Dal 1880: Promotrice di Belle Arti, Torino (Il guerriero dell'avvenire)[1]