Fiume a carattere torrentizio, fu teatro di una battaglia tra l'esercito ateniese comandato da Nicia e quello siracusano (413 a.C.). La battaglia dell'Asinaro fu decisiva perché dalle sorti di tale scontro, disastroso per i greci di Atene, derivò il crollo militare, politico e sociale della capitale attica.
La battaglia fu portata avanti dai siracusani e da un piccolo manipolo di uomini della vicina Akrai, Akraion lepas, la definisce Tucidide, cioè la rupe di Akrai (a soli 6 km dal posto), che avevano intercettanto le avanguardie ateniesi, con tecnica da "guerriglia mordi-e-fuggi". Gli ateniesi, di molto superiori in numero, furono imbottigliati sulle sponde del fiume e, circondati, furono massacrati. Quelli che si arresero finirono i loro giorni nelle cave (latomìe) di pietra di Siracusa. Dalla sconfitta Atene non si riprese più.
Note
^Fiume Asinaro, su Fiumi Italiani. URL consultato il 1º novembre 2011.