Il 26 aprile 1922 fu eretta l'arcidiocesi greco-ortodossa dell'America, con giurisdizione su tutto il continente americano e con sede a New York; all'arcidiocesi venne riconosciuto lo status di Chiesa autonoma. Inizialmente era costituita da tre eparchie: Boston, Chicago e San Francisco. Ma, a causa di dispute interne, il 10 gennaio 1931 il patriarca di Costantinopoli revocò l'autonomia della Chiesa d'America e soppresse le eparchie.[1]
Successivamente, per il costante e progressivo aumento di comunità greco-ortodosse, il territorio americano fu suddiviso in distretti (Archdiocesan districts), a capo dei quali furono posti dei vescovi titolari (Assistant Bishops) per la cura pastorale dei fedeli.[1]
In seguito alla riorganizzazione delle chiese greco-ortodosse americane, il 15 marzo 1979 furono ristabilite le tre primitive eparchie americane e ne furono istituite altre 7: Buenos Aires, Charlotte, Denver, Detroit, New Jersey, Pittsburgh e Toronto.[1]
Il 30 luglio 1996 Buenos Aires e Toronto furono elevate al rango di metropolia, e fu eretta anche la metropolia di Panama. Contestualmente il territorio di giurisdizione dell'arcidiocesi d'America fu limitato al solo territorio degli Stati Uniti. Il 20 dicembre 2002 tutte le eparchie dell'arcidiocesi sono state elevate al rango di metropolia.[1]
Struttura e organizzazione
L'arcidiocesi d'America, composta da un distretto arcidiocesano (New York) e otto metropolie, è governata dall'arcivescovo e dal Sinodo provinciale, costituito dai metropoliti. Il Sinodo ha tutta l'autorità e la responsabilità che le norme ecclesiastiche canoniche attribuiscono al sinodo provinciale. L'arcidiocesi comprende anche una serie di vescovi ausiliari, che portano i titoli delle antiche diocesi dell'Asia Minore e della Tracia.
L'Arcidiocesi greco-ortodossa d'America comprende le seguenti giurisdizioni: