«Stemma d'azzurro, seminato di biglietti d'oro, al leone coronato dello stesso, linguato di rosso, nascente da una fiamma dello stesso e impugnante una spada d'argento; al capo spinato di tre pezzi d'azzurro, caricato di una rosa di rosso, bottonata d'oro e raggiante di sedici pezzi dello stesso, che sembra dissipare delle nuvole d'argento moventi dai bordi del capo.»
Creato da Nicolas Vernot e adottato dal comune di Arcey il 7 gennaio 2017.[1] I simboli dello stemma rappresentano:
la resistenza dei valorosi abitanti del villaggio che morirono nel campanile, bruciati vivi dalle truppe del re Luigi XIV durante l'annessione della Franca Contea nel 1673
il motto della Franca Contea: Comtois, rends-toi ! Nenni ma foi !
la rosa stilizzata, chiamata "Rosa Mystica", che appare incisa all'esterno dell'oratorio di Nostra Signora della Grandine (Notre Dame de la Grêle)
le nuvole di grandine respinte dalla presenza dell'immagine della Vergine conservata nel capitello votivo di questo oratorio
il fiore simbolo dell'accoglienza verso i nuovi residenti
Alias:
Di nero, a tre teste di levriere d'oro; al capo cucito d'azzurro, caricato di due stelle d'argento.
Stemma del comune di Arcey
Altro stemma di Arcey
Monumenti e luoghi d'interesse
Chiesa di Saint-Privat. L'edificio originale risale al 1674. Fu ricostruita in un'altra posizione nel 1776. Diventata troppo piccola fu demolita e ricostruita nel 1853 ad eccezione del portale che ha mantenuto la sua caratteristica forma di campanile e le sue piastrelle smaltate. Il tetto fu alzato e le vecchie pietre di collegamento tra il tetto della vecchia chiesa e il campanile sono ancora visibili.
Oratorio di Nostra Signora della Grandine (Oratoire Notre-Dame-de-la-Grêle), costruito intorno al 1840 in arenaria rosa dei Vosgi, è una piccola cappella di forma cilindrica posta su di un basamento.[2] Eretto per proteggere le colture dalle intemperie e in particolare dalla grandine, ospitava una statua della Vergine, ora collocata all'interno della chiesa. Iscritto nel registro dei monumenti storici nel 2016.[3]
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Note
^(FR) Le blason d’Arcey, su arcey.fr. URL consultato il 29 febbraio 2020.