L'Anıtkabir è il mausoleo di Mustafa Kemal Atatürk, fondatore e primo presidente della Turchia moderna. Oltre ad essere un mausoleo è anche un museo, con molti oggetti risalenti prima o all'epoca della fondazione della Repubblica. Il museo ripercorre la storia dello Stato turco, centralizzato soprattutto ad Atatürk. Si trova nella capitale turca Ankara, nel quartiere di Anıttepe. È un importante luogo turistico ove si svolgono cerimonie. Di norma, i capi di Stato durante la loro visita si recano per porre omaggio a Mustafa Kemal. Vi è sepolto anche il secondo presidente della Repubblica Turca, İsmet İnönü, morto nel 1973.
Il concorso internazionale
Fu realizzato dagli architetti turchi Emin Onat e Orhan Arda che vinsero un concorso indetto dal governo turco il 18 febbraio 1941[1] per la realizzazione di un mausoleo monumentale commemorativo per il Padre della Patria (letteralmente Atatürk significa Padre dei Turchi).
A partecipare sono 49 progetti provenienti da Turchia, Italia, Germania, Svizzera, Francia e Cecoslovacchia[2]. La commissione, composta da membri dell'amministrazione e dell'università turca, con tre membri stranieri, l'architetto tedesco Paul Bonatz, l'architetto svizzero Ivar Tengbom e l'ungherese Karoly Wichinger nominò, il 21 marzo 1942[2], una terna di tre progetti vincitori, quello dell'italiano Arnaldo Foschini, del tedesco Johannes Krüger e dei turchi Emin Onat e Orhan Arda.
A questa terna di vincitori, si aggiungono 5 progetti meritevoli di menzione onoraria[2], con il seguente ordine:
- Roland Rohn;
- Giovanni Muzio[3];
- Giuseppe Vaccaro, Gino Franzi[4];
- Hamit Kemali Söylemezoğlu, Kemal Ahmet Aru, Recai Akçay;
- Feridun Akozan, M.Ali Handan;
Il governo turco preferì comunque adottare il progetto dei due architetti della Università tecnica di Istanbul rappresentando una migliore espressione del tema nazionale del monumento[5], e il 9 giugno successivo venne pubblicata la decisione finale, con vincitori Onat e Arda e con Foschini e Kruger ai quali fu assegnato il secondo posto a pari merito[5].
Note
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