Consigliere nel Parlamento della Bretagna, presiedette ai «grandi giorni di Moulins» nel 1534, una missione che gli valse la carica di presidente del Parlamento di Parigi, poi di cancelliere di Francia, succedendo ad Antoine Duprat. Fu fatto cavaliere da Francesco I lo stesso giorno dell'assunzione dell'incarico e contribuì alla stesura dell'editto di tolleranza firmato a Coucy lo stesso anno.