È stato, in particolare, rappresentante del cardinale Jean Marie Lustiger presso la Commissione consultiva nazionale per i diritti umani (CNCDH) e vicario episcopale per la solidarietà e cappellano diocesano dell'associazione Secours Catholique. È stato eletto segretario generale della Conferenza episcopale di Francia, il 6 novembre 2007, alla fine delle elezioni tenutesi durante la 45ª Assemblea dei vescovi a Lourdes dal 3 all'8 novembre 2007.[1]
Dopo due mandati, in cui è stato apprezzato "per la sua efficiente gestione dei servizi della Conferenza"[2], il 9 aprile 2014 è stato nominato rettore del Pontificio seminario francese di Roma, dove è succeduto a mons. Sylvain Bataille.[3]
Al 40º incontro dei segretari generali delle conferenze episcopali, tenutosi a Edimburgo, in Scozia, dal 29 giugno al 2 luglio 2012, il vescovo Antoine Hérouard, testimoniando la "vitalità della Chiesa in Francia, che, sebbene vive difficoltà, ha un vero dinamismo", chiede l'impegno sociale dei cristiani:[7]
(FR)
«Il est nécessaire que l'Église et les chrétiens, aussi bien au niveau des responsables que des fidèles, soient présents dans la société et expriment ce qu’ils pensent, dans une perspective de recherche du bien commun pour l'ensemble de la société»
(IT)
«È necessario che la Chiesa e i cristiani, sia a livello dei responsabili che dei fedeli, siano presenti nella società ed esprimano ciò che pensano, da una prospettiva di ricerca del bene comune per tutta la società»
A seguito di un grave caso di appropriazione indebita da parte di un dipendente della Conferenza episcopale francese, il vescovo Antoine Hérouard, indignato, ricorda l'esigenza della professionalità al servizio della Chiesa in nome del rispetto del dono dei fedeli:[8]
(fe)
«L'Eglise est une organisation qui repose sur la confiance. Cette malencontreuse affaire démontre que certains en abusent. Cela nous pousse à être chaque jour encore plus professionnel»
(IT)
«La Chiesa è un'organizzazione basata sulla fiducia. Questa sfortunata relazione mostra che alcune persone ne abusano. Questo ci spinge ad essere ancora più professionale ogni giorno»