Annika Skoglund è nata a Göteborg, porto principale della Svezia, il 18 novembre 1952. Nella seconda metà del XX secolo era sicuramente la più precoce autrice del mondo: a sedici anni aveva pubblicato con la casa editrice Bonnier tre romanzi, il terzo dei quali, Quindici anni, le ha dato una certa notorietà anche oltre i confini svedesi dove ha suscitato dibattiti e discussioni nelle scuole e tra gli studiosi dei problemi dei giovani. Si è sposata con un inglese e si è trasferita a Hastings.[1]
Nel romanzo immediatamente successivo a Quindici anni, Vita di Marie L. (1974), si racconta la storia ispirata alla reale tragedia della breve vita di Marie Lundberg (1951 - 1969), morta per un eccesso di droga[2]. Il libro è stato pubblicato con Georg Bitter, tradotto in italiano da Giuliana Boldrini (Roma, Editori Riuniti, 1977[3]) e in altre lingue di paesi nei quali, non essendo uno dei tradizionali libri per la gioventù, ha riscosso un immediato successo, tale che, a tutt'oggi, è un capolavoro della letteratura per ragazzieuropea.
La casa editrice fondata da Annika è la BCBooks AB.
^Il materiale relativo alla prima produzione letteraria della Banfield, fino a pochi anni dopo il matrimonio, è tratto da una breve bozza biografica posta in presentazione della prima edizione italiana del romanzo Vita di Marie L..
^Nel proemio al libro il riferimento è all'iscrizione breve su un'epigrafe sul muro all'incrocio di due strade a Göteborg, Svezia:
«MARIE LUNDBERG n. 13-10-1951 m. 3-12-1969 La droga le ha tolto la vita»
^In calce al volume sono una nota di riflessioni sul romanzo, curata dalla redazione editoriale, e cinque schede di Luigi Cancrini raccolte sotto il titolo Il problema droga.