Fiorentino, originario dell'antichissima famiglia del Buondelmonti, da canonico del Duomo divenne arcivescovo il 15 novembre 1532, dopo la rinuncia di Niccolò Ridolfi, e prese possesso della sede il 24 dello stesso mese.
Durante il suo episcopato, nel 1533, ci fu un terribile incendio nel palazzo Arcivescovile che distrusse soprattutto la parte più vicina al battistero. L'arcivescovo approntò pagando di tasca propria i necessari interventi di sistemazione, anche se per avere una vera e propria ristrutturazione si dovette aspettare il 1573 con Alessandro di Ottaviano de' Medici.
Fu uno scrupoloso amministratore dell'arcidiocesi e ne organizzò l'archivio. Ammirato per la sua umiltà, morì il 27 novembre 1542. Dopo la sua scomparsa il Ridolfi prese di nuovo la sede per altri cinque anni.