Dopo che Leopoldo Galtieri fu costretto a dimettersi a causa della sconfitta nella guerra delle Falkland (17 giugno 1982), Saint-Jean si trovò al potere in un momento in cui il prestigio delle forze armate terrestri si era di molto ridotto, a causa del fallimento delle operazioni militari.
Tuttavia, anche grazie ai pesanti dissensi interni tra i rappresentanti della giunta militare (da un lato il generale Cristino Nicolaides, a capo dell'esercito, e dall'altra l'ammiraglio Jorge Isaac Anaya, a capo della marina, ed il generale Basilio Lami Dozo, a capo dell'aeronautica), Saint-Jean riuscì ad assumere la carica di presidente ad interim sino alla nomina del generale Reynaldo Bignone, suo successore.