Alfabeto osmanya

Alef, prima lettera dell’alfabeto somalo.

L’alfabeto osmanya (π’‹π’˜π’ˆπ’‘π’›π’’π’•π’€, cismaanya) o alfabeto somalo (𐒍𐒖𐒇 π’ˆπ’π’‘π’›π’π’˜, far soomaali) Γ¨ un sistema di scrittura creato per trascrivere la lingua somala.

Ideato tra il 1920 e il 1922 da Osman Yusuf Kenadid (π’‹π’˜π’ˆπ’‘π’›π’’ π’•π’“π’ˆπ’šπ’ π’π’œπ’’π’–π’†π’•π’†[1]), nipote del sultano Yusuf AlΓ¬ Kenadid (π’•π’“π’ˆπ’šπ’ π’‹π’–π’π’˜ π’π’œπ’’π’–π’†π’•π’†), ha la sua maggior diffusione tra gli anni 1961 e 1969, quando viene ufficializzato insieme all'alfabeto latino, abbandonando l'utilizzo dell'italiano negli uffici pubblici. Negli stessi anni, una massiccia campagna di alfabetizzazione ne accresce l'utilizzo in tutti i campi sociali e su tutto il territorio della Somalia. Nel 1973, anno dell'istituzione dell'alfabeto latino come unica ortografia ufficiale delle autoritΓ  e dell'istruzione in somalo, l'osmanya vede un progressivo declino, divenendo oggi una scrittura d'uso esclusivamente tradizionale, celebrativo, privato o accademico.

Macchina da scrivere in alfabeto somalo.

Lettere

Osmanya Nome Latino AFI Osmanya Nome Latino AFI Osmanya Nome Latino AFI
𐒀 alef ΚΌ [Κ”] 𐒁 ba b [b] 𐒂 ta t [t]
𐒃 ja j [dΝ‘Κ’] 𐒄 xa x [Δ§] 𐒅 kha kh [Ο‡]
𐒆 deel d [d] 𐒇 ra r [r] π’ˆ sa s [s]
𐒉 shiin sh [Κƒ] π’Š dha dh [Ι–] 𐒋 cayn c [Κ•]
π’Œ ga g [g] 𐒍 fa f [f] π’Ž qaaf q [q]
𐒏 kaaf k [k] 𐒐 laan l [l] 𐒑 miin m [m]
𐒒 nuun n [n] 𐒓 waw, uu w, uu [w, ʉː, uː] 𐒔 ha h [h]
𐒕 ya, ii y, ii [j, iː, Ιͺː] 𐒖 a a [Γ¦, Ι‘] 𐒗 e e [e, Ι›]
π’˜ i i [i, Ιͺ] 𐒙 o o [ɞ, Ι”] π’š u u [Κ‰, u]
𐒛 aa aa [æː, ɑː] π’œ ee ee [eː, ɛː] 𐒝 oo oo [ɞː, ɔː]

Numeri

Cifra 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9
Osmanya 𐒠 𐒑 𐒒 𐒣 𐒀 π’₯ 𐒦 𐒧 𐒨 𐒩

Note

  1. ^ Cismaan Yuusuf Keenadiid, o π’‹π’šπ’ˆπ’‘π’›π’’ π’π’œπ’’π’–π’†π’•π’† Cusmaan Keenadiid; in arabo: ΨΉΨ«Ω…Ψ§Ω† يوسف ΩƒΩŠΩ†Ψ§Ψ―ΩŠΨ― ΚΏUthmān YΕ«suf KΔ«nādΔ«d

Collegamenti esterni

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