Fratello maggiore dei produttori Zoltán e Vincent Korda, lavorò come giornalista prima di interessarsi al cinema e alla produzione.
Dopo aver lavorato come regista in Ungheria, sua patria natale, dove realizzò una ventina di film tra il 1916 e il 1919, si spostò a Vienna e successivamente a Berlino, dove girò la prima versione di Mayerling (1923). A Hollywood, dove divenne direttore della United Artists, Korda si fece notare con La vita privata di Elena di Troia (1927), un'originale rilettura in chiave di commedia brillante della leggenda greca.
Il successo in Gran Bretagna
Il suo modo di rappresentare i protagonisti dei suoi film attraverso le loro vicende private, sperimentato già da tempo dal regista tedesco Ernst Lubitsch, diventò il leitmotiv della sua cinematografia. Trasferitosi in Gran Bretagna, dove rimase fino alla morte, un anno dopo aver fondato la London Films diede alla luce il suo capolavoro, Le sei mogli di Enrico VIII (1933), che avrà vasta risonanza mondiale. La pellicola, che raffigura in maniera storico-romanzata la vita matrimoniale del re Enrico VIII d'Inghilterra, fu candidata al premio Oscar al miglior film e permise al suo protagonista Charles Laughton di aggiudicarsi l'ambita statuetta.
Nominato Cavaliere dell'Impero Britannico da re Giorgio VI d'Inghilterra (prima personalità legata al cinema a ricevere tale onorificenza), Korda diventò in breve tempo il più famoso regista non statunitense. Fu un produttore accorto e fortunato, perché chiamò a sé alcuni tra i maggiori registi e artisti a livello internazionale e le sue produzioni rivaleggiavano alla pari con quelle americane. Abilissimo amministratore e a suo agio nella finanza, Korda fondò quindi la British Film Academy e concluse nobilmente la sua carriera producendo, nel 1955, il Riccardo III di Laurence Olivier.
Morte
Fino al 1945, anno della commedia romantica Intermezzo matrimoniale, Korda si era affidato al bianco e nero per passare ai colori nel 1947 con Un marito ideale, commedia con Paulette Goddard ispirata a un'opera teatrale di Oscar Wilde. Questo film, peraltro non di grande successo, fu la sua ultima fatica: Korda morì infatti nella capitale inglese nel 1956 a causa di un attacco di cuore.
Dopo il suo decesso, venne cremato e le sue ceneri furono traslate nel Golders Green Crematorium, che accoglie personalità di varie discipline: Korda riposa al fianco di Peter Sellers e Sigmund Freud. Esiste un premio creato alla sua memoria, l'Alexander Korda Award, che rappresenta in pratica la versione inglese del Premio Oscar.
Vita privata
Alexander Korda si sposò tre volte: nel 1919 con l'attrice ungherese María Corda, da cui divorziò nel 1930; nel 1939 con la "star" Merle Oberon, da cui si separò nel 1945; nel 1953 convolò a nozze con Alexandra Boycun, partner con la quale avrebbe poi diviso i suoi ultimi giorni.