Aldabrachelys gigantea arnoldi

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Tartaruga gigante di Arnold
Possibile A. g. arnoldi
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseReptilia
OrdineTestudines
SottordineCryptodira
SuperfamigliaTestudinoidea
FamigliaTestudinidae
GenereAldabrachelys
SpecieA. gigantea
SottospecieA. g. arnoldi
Nomenclatura trinomiale
Aldabrachelys gigantea arnoldi
(Bour, 1982)
Sinonimi
  • Aldabrachelys gigantea arnoldi BOUR, 1982
  • Testudo elephantina DUMÉRIL & BIBRON, 1835 (ex errore) - DUMÉRIL 1854: 197
  • Testudo vosmaeri DUMÉRIL & BIBRON, 1854: 221 (?)
  • Testudo indica SCHNEIDER, 1783 (ex errore) - GRIGIO 1855: 6
  • Testudo vosmaeri FITZINGER, 1826 (ex errore) - GRIGIO 1855: 6
  • Testudo daudinii DUMÉRIL & BIBRON, 1835 (ex errore) - GÜNTHER 1877: 33
  • Dipsochelys arnoldi BOUR, 1982
  • Dipsochelys arnoldi LÜCKER, 2000
  • Dipsochelys arnoldi BONIN (et al.), 2006: 223 (specie incerta)
  • Dipsochelys dussumieri arnoldi TTWG, 2010
  • Aldabrachelys gigantea arnoldi TTWG, 2012

La tartaruga gigante di Arnold (Aldabrachelys gigantea arnoldi (Bour, 1982)), conosciuta anche come tartaruga gigante dal dorso a sella delle Seychelles, è una sottospecie di tartaruga del genere Aldabrachelys.

Questa sottospecie abitava le grandi isole granitiche centrali delle Seychelles, ma fu cacciato in gran numero dai marinai europei. Intorno al 1840 si presumeva fosse estinta, insieme alla tartaruga gigante delle Seychelles, una sottospecie che condivideva le stesse isole.

Recentemente la sottospecie è stata riscoperta. Sono noti meno di cento individui. Diverse sono state reintrodotte in natura su isole boscose come Silhouette, ma sono stati sfrattati nel 2011 dalla Seychelles Islands Development Company (IDC).[1]

Il nome subspecifico, arnoldi, è stato dato in onore dell'erpetologo britannico Edwin Nicholas "Nick" Arnold.[2]

Descrizione

Le tre sottospecie di tartaruga gigante di Aldabra-Seychelles possono essere distinte sulla base della forma del carapace, ma molti animali in cattività possono avere carapaci distorti, il che può rendere difficile la loro identificazione.

La tartaruga gigante di Arnold ha un carapace appiattito, liscio e con un'apertura relativamente alta del guscio, e, solitamente, di colore nero. Questa sottospecie, solitamente, presenta una depressione sulla sutura tra la prima e la seconda squama costale, questa può essere una depressione superficiale o una fossa caratteristica. Il piastrone è meno variabile del carapace e di solito fornisce una buona indicazione della sottospecie.[3]

Biologia

Le tartarughe giganti sono tra gli animali più longevi del pianeta. Si ritiene che alcuni esemplari di tartarughe giganti di Aldabra abbiano più di 200 anni, ma ciò è difficile da constatare poiché tendono a superare con l'età dei loro osservatori umani. Un esemplare chiamato Adwaita fu presumibilmente uno dei quattro esemplari portati dai marinai britannici dalle isole Seychelles come doni a Robert Clive della Compagnia britannica delle Indie Orientali, nel XVIII secolo, e arrivò allo zoo di Calcutta nel 1875. Alla sua morte, nel marzo 2006, a Kolkata (ex Calcutta) Zoo, in India, si ritiene che Adwaita abbia vissuto più a lungo di qualsiasi altra tartaruga nota, con un'età di 255 anni (anno di nascita 1750).[4] Al momento si ritiene che l'esemplare più vecchio ancora in vita sia Jonathan, una tartaruga gigante delle Seychelles, che nel 2019 ha festeggiato i suoi 187 anni, con Esmeralda, una tartaruga gigante di Aldabra, in seconda posizione con un'età di 176 anni, dalla morte di Harriet a 176 anni, una tartaruga gigante delle Galapagos.

Morfotipo

L'A. g. arnoldi è una sottospecie controversa, forse distinta dalla tartaruga gigante di Aldabra. La sottospecie è un morfotipo morfologicamente distintivo, ma è considerato un sinonimo della specie tipo da molti ricercatori. Questa identificazione si basa principalmente sui caratteri morfologici. Le identificazioni molecolari pubblicate non sono chiare con diverse indicazioni fornite da diverse fonti di dati.[5] Gli esemplari allevati in cattività suggeriscono che potrebbe esserci una base genetica per il morfotipo ed è necessario un lavoro genetico più dettagliato per chiarire queste relazioni. Questa sottospecie è l'unica tartaruga dal dorso a sella vivente nelle isole Seychelles. Apparentemente, questa sottospecie è stata estirpata dal suo ambiente naturale, ma recentemente è stata riscoperta in cattività. L'attuale popolazione di questo morfotipo è di 24 adulti, inclusi 18 maschi adulti in cattività, non riproduttivi, sull'isola di Mahé. Gli sforzi per la riproduzione in cattività di questa sottospecie è stata un successo, portando alla nascita di numerosi giovani.[6][7][8]

Estinzione e riscoperta

Originariamente, si credeva che la sottospecie di Aldabra fosse l'unica sottospecie ad essere sopravvissuta allo sfruttamento eccessivo delle isole. Occasionalmente (più di recente nel 1995), alcuni esemplari di tartarughe giganti negli zoo o in cattività venivano identificati come appartenenti alla sottospecie estinta delle Seychelles, sopravvissute in cattività. Il numero di tartarughe con una forma del carapace sospetto portò il Nature Protection Trust delle Seychelles a esaminare l'identità delle varie tartarughe di Aldabra/Seychelles. L'esame degli esemplari museali della sottospecie "estinta" delle Seychelles da parte del dottor Justin Gerlach e Laura Canning confermò che alcuni esemplari viventi mostravano le caratteristiche della sottospecie presumibilmente estinta.[9]

Alcuni articoli scientifici pubblicati di recente sulla genetica delle tartarughe delle Seychelles e dell'Oceano Indiano forniscono risultati contrastanti. Alcuni studi suggeriscono che una sola specie fosse sempre presente nelle isole, mentre altri suggeriscono tre specie distinte, ma strettamente correlate.

Questi risultati così diversi tra loro derivano da studi su geni differenti. Una sintesi di tutti i dati genetici disponibili indicano che la tartaruga gigante di Arnold è geneticamente la tartaruga del genere Aldabrachelys più caratteristica.[10] Ciò si adatta alla sua ecologia e alla sua morfologia particolare, in quanto, contrariamente alla tartaruga gigante delle Seychelles e la tartaruga gigante di Aldabra, la tartaruga gigante di Arnold si è adattata a pascolare la bassa vegetazione. Ciò ha portato alla sua insolita forma del carapace "a sella". Questa sottospecie, inoltre, è l'unica sottospecie di tartaruga delle Seychelles che si crogiola regolarmente al sole. Le altre sottospecie lo fanno solo occasionalmente, ma le tartarughe giganti di Arnold perdono rapidamente calore dalla pelle esposta del collo e hanno bisogno di riscaldarsi al sole del mattino.

Conservazione

Grazie a test del DNA, sono state identificate diverse tartarughe della sottospecie "estinta" che sono state in seguito acquisite dal Nature Protection Trust delle Seychelles per la loro conservazione. Questi esemplari sono stati portate a Silhouette Island, per avviare un programma di riproduzione in cattività, avviatosi nel 1997. Per diversi anni, le tartarughe femmine hanno prodotto uova infertili, ma nel dicembre 2002 le uova deposte da una piccola tartaruga iniziarono a schiudersi.[11] Entro il 2006, il Nature Protection Trust delle Seychelles (NPTS) aveva più piccoli di tartarughe di Arnold di quanto potessero sperare,[7] con ben 128 nuovi esemplari.[6] Cinque delle sei tartarughe adulte originali furono restituite liberate a Grande Barbe su Silhouette Island,[7] con l'intenzione di formare la prima popolazione selvatica di questa sottospecie dall'inizio del XIX secolo. Tuttavia, la loro libertà fu di breve durata. Questi esemplari venivano visitate regolarmente e la loro salute ed il loro impatto sull'ambiente vennero monitorati fino a quando la NPTS venne sfrattata da Silhouette Island.[12] Un'indagine del 2010 ha rilevato che queste tartarughe stavano avendo un effetto significativo sulla vegetazione, ripristinando le aree in cui si nutrivano nel bosco naturale di palme. Le aree boschive nel 2006 erano dominate, e nel 2010, dalla ricrescita di palme endemiche.[6]

La decisione della Islands Development Company di sfrattare la NPTS da Silhouette Island entro marzo 2011 e il rifiuto di avere tartarughe selvatiche sull'isola li costrinse a trovare nuove case per le tartarughe. Le isole gestite privatamente, North e Frégate, accettarono di fornire una nuova casa per le tartarughe giganti di Arnold. Se fossero stati in grado di rilasciarle sull'isola di Silhouette, avrebbero stabilito una popolazione selvatica separata, mentre ora si sarebbero mescolate con le tartarughe giganti di Aldabra, già presenti sulle isole North e Frégate.[1] La NPTS crebbe in seguito una nuova generazione di numerose giovani tartarughe che vivranno per almeno 100 anni. In quel periodo, potrebbe presentarsi un'opportunità per stabilire popolazioni pure di queste tartarughe; questi animali vivono più a lungo rispetto alle prospettive di gestione e sviluppo a breve termine.[1]

Il 4 febbraio 2011, la prima delle tartarughe giganti di Arnold venne spostata nell'isola North. L'isola North successivamente ha deciso che non volevano più tartarughe sull'isola e si è rifiutata di prendere le restanti 92 tartarughe. L'isola di Fregate accettò di prenderle e le ultime tartarughe furono finalmente spostate il 14 giugno.[1]

Note

  1. ^ a b c d Moving giant tortoises, su islandbiodiversity.com. URL consultato il 5 giugno 2015.
  2. ^ Beolens, Bo; Watkins, Michael; Grayson, Michael (2011). The Eponym Dictionary of Reptiles. Baltimore: Johns Hopkins University Press. xiii + 296 pp. ISBN 978-1-4214-0135-5. (Dipsochelys arnoldi, p. 11).
  3. ^ The identification of Seychelles giant tortoises, su islandbiodiversity.com. URL consultato il 5 giugno 2015.
  4. ^ BBC News - South Asia, 'Clive of India's' tortoise dies, in BBC News, BBC Online, 23 marzo 2006. URL consultato il 23 gennaio 2014.
  5. ^ Release of Arnold's giant tortoises Dipsochelys arnoldi on Silhouette island, Seychelles; By Justin Gerlach (PDF), su islandbiodiversity.com. URL consultato il 7 giugno 2015.
  6. ^ a b c Tortoises, su islandbiodiversity.com. URL consultato il 6 giugno 2015.
  7. ^ a b c Tortoise reintroduction, su islandbiodiversity.com. URL consultato il 5 giugno 2015.
  8. ^ Aldabrachelys arnoldi, 028, su iucn-tftsg.org. URL consultato il 6 giugno 2015.
  9. ^ Giant tortoises, su islandbiodiversity.com. URL consultato il 5 giugno 2015.
  10. ^ Eric P. Palkovacs, Monique Marschner, Claudio Ciofi, Justin Gerlach e Adalgisa Caccone, Are the native giant tortoises from the Seychelles really extinct? A genetic perspective based on mtDNA and microsatellite data, in Molecular Ecology, vol. 12, n. 6, 2003, pp. 1403–1413, DOI:10.1046/j.1365-294X.2003.01834.x, PMID 12755870.
  11. ^ Hatchings, su islandbiodiversity.com. URL consultato il 7 giugno 2015.
  12. ^ Tortoise news, su islandbiodiversity.com. URL consultato il 7 giugno 2015.

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