Ahmed Abdallah Abderemane (in arabo أحمد عبد الله عبد الرحمن?, Ahmad Abd Allah Abd ar-Rahman; Domoni, 12 giugno 1919 – Moroni, 26 novembre 1989) è stato un politico comoriano.
È stato il Capo di Stato delle Comore dal luglio all'agosto 1975 e nuovamente dal maggio 1978, fino alla sua morte, avvenuta nel novembre 1989.
Dall'aprile 1959 al gennaio 1973 è stato membro del Senato francese.[1]
Nel 1972 divenne Capo del Governo delle Comore, all'epoca sotto controllo della Francia.
Nel 1975 dichiarò, dopo il referendum a favore dell'indipendenza, la nascita della Repubblica Federale Islamica delle Comore. Nel gennaio 1976 fu deposto da colpo di Stato condotto da Said Mohamed Jaffar.[2]
Nel maggio 1978 riassunse la carica di Presidente dopo l'uccisione di Ali Soilih ed insieme a Mohamed Ahmed divenne co-Presidente del direttorio politico-militare delle Comore, poi unico Presidente dall'ottobre seguente. Venne rieletto nel marzo 1984, ma il Governo da lui guidato fu accusato di brogli e per questo motivo vi furono arresti, torture e assassini in tutta la nazione. Nel 1989 venne ucciso da un suo assistente.[2]
Onorificenze
Note
Collegamenti esterni