Essi proclamavano che si dovesse ritrovare l'originaria innocenza di Adamo che, fino a quando non conobbe il peccato, visse completamente nudo. Affermavano che il corpo era l'opera di Dio e che pertanto non doveva essere coperto e la sua nudità non era peccato. Le varie sette che vennero definite adamite mettevano in comune ogni cosa, compresi i partner, e vivevano in un contesto di assoluta libertà sessuale.
Eretici con idee simili risorsero nel corso del Medioevo. Nel Duecento le Fiandre furono scosse dagli insegnamenti di un certo Tanchelmo. Un secolo dopo, in Francia, nacque il movimento del Libero Spirito. Tra il Quattrocento e il Cinquecento nuove tendenze adamitiche attecchirono in Boemia e Germania fra i taboriti e gli anabattisti. Benché venissero duramente repressi, gli eretici fecero nuovamente capolino in Savoia e nei Paesi Bassi tra il Sei-Settecento. L'ultima testimonianza risale al 1848 in Austria.
Bibliografia
Giordano Berti. Dizionario del cristianesimo. Milano, Vallardi, 1997. ISBN 88-8211-127-X.
Giordano Berti. Gli Eretici. Milano, Xenia, 1998. ISBN 8872732166.